AVVILITI e CONFUSI (parte prima)

Abbiamo atteso con ansia la pubblicazione delle Motivazioni del Decreto di Scioglimento del Consiglio Comunale di Tropea.
tricoloreCon ansia perché volevamo una verifica alle nostre asserzioni e alle circostanze rappresentate nei nostri scritti direttamente rivolti all’ Amministrazione  Comunale e quindi regolarmente protocollate fin dal 2012 sino ai primi di Agosto 2016, poi parzialmente riportati nei  post di Tropeanews da gennaio 2016  a tutt’oggi.
Il risultato della  verifica supera le aspettative…ma di molto. . .  troppo. E così ci ritroviamo avviliti e confusi.
Così dalla lettura neanche tanto approfondita delle 19 pagine pubblicate (perché i tanti omissis di cui è farcita avranno ridotto del 90% la reale estensione della Relazione senza tener conto di centinaia e centinaia di atti allegati) appare una situazione catastrofica della nostra comunità che avvilisce ed umilia. Ma dovrebbe, almeno,  scuotere le coscienze.
Anche perché, alla luce dei provvedimenti presi per altri Comuni della nostra Costa, della Provincia di Vibo e della Regione Calabria tutta, non si può più far finta di niente e tanto meno meravigliarsi che sia capitato anche a noi.
La situazione appare gravissima e difficilmente risolvibile nei pochi mesi che, in prima istanza, la legge prevede come permanenza di una Commissione Straordinaria per il risanamento dell’Ente.
Ci fa venire in mente l’Alaco, il bacino che sta “avvelenando” silenziosamente diverse decine di migliaia di famiglie calabresi. Per CatturaaLACO“sanarlo” ed essere sicuri della sua bonifica, occorrerebbe svuotarlo, verificare eventuali interramenti di  rifiuti tossici se non radioattivi sul suo fondo, ripulirl, estirpare tutte le radici della vegetazione nell’ l’invaso,   rivestire sanitizzandone a norma l’intera superficie –
criminali omessioni all’epoca della realizzazione – e riempirlo di nuovo.
E levarlo via dalle mani della SORICAL.
Chi se la sente di scommettere che riuscirà ad assistere personalmente ad un tale risanamento?

E come si otterrà invece la bonifica dell’ “Amministrazione di Tropea” ? La Relazione, riferisce di una Amministrazione sottoposta a pressanti condizionamenti che compromettono il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale… che hanno determinato la perdita di credibilità dell’istituzione locale …. della necessità di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell’amministrazione comunale di Tropea dando luogo allo scioglimento del consiglio comunale e conseguente commissariamento, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell’ente locale……
La Relazione da atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti Cattura non ci stoelementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali per la criminalità organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi
Parla di Dipendenti, Funzionari, Politici anche legati da forti legami a diverso titolo, molti dei quali con gravi precedenti di natura penale, ed esponenti di ambienti “controindicati” … rapporti consolidatisi nel tempo che hanno prodotto uno sviamento dell’attività amministrativa dell’ente in funzione di illeciti interessi e delle regole della criminalità organizzata.
“Presenze controindicate” in riunioni pre-elettorali o in un goliardico tuffo in mare a capodanno, di abusi in atti di Ufficio , di falsi in atto pubblico , di illecito ricorso ad atti di urgenza,di concussione, di favoreggiamenti a consorterie mafiose, di danni erariali, di caos in tutta l’Area Tecnica in generale, nel Suap, nelle concessioni demaniali, di doppi affidamenti di lavori, di abuso per ricorso a lavori di somma urgenza sempre per favorire gruppi mafiosi, disparità di trattamento, mancanza di trasparenza.
Con una “macchina amministrativa da rottamare” (si salvano solo pochi pezzi), tutta da riassemblare, arduo sarà il compito della Commissione Straordinaria per riportarla sulla carreggiata della legalità e della trasparenza e riconsegnarla ad amministratori democraticamente eletti
Ne é testimonianza il colloquio tra il nuovo Sindaco di Ricadi e Rosy BINDI, dal quale si comprende che le condizioni della macchina amministrativa di quel Comune non é stata consegnata al nuovo Sindaco in perfette condizioni  di efficienza, né di personale né di trasparenza
L’assoluta mancanza di trasparenza e dell’osservanza delle norme sull’anticorruzione nel Comune di Tropea, l’evidente mancanza di polso ed il pochissimo tempo dedicato da politici troppo impegnati con le loro professioni (sei avvocati e quattro medici)  hanno reso ancora più possibile la realtà che si è venuta a creare e che non poteva che sfociare in un provvedimento del genere. Tali amministratori, peraltro, erano perfettamente a conoscenza della pessima e delicatissima situazione generale dell’ente per esperienze personali, a vario titolo, nelle precedenti Amministrazioni.borsellino
Oseremmo dire che, anche senza la presenza dell’ aggravante mafiosa, in assenza di censure da parte degli Organi Superiori, il destino dell’Amministrazione Comunale di Tropea non poteva  essere che tragico. Abusi in atti di ufficio, omissioni di atti d’ufficio, disparità di trattamento, favoritismi come anche vessazioni, una mafia burocratica ormai collaudata lasciata operare impunemente dai Politici di turno i quali, alle lamentele per evidenti macroscopiche inadempienze, si sono sempre scherniti trincerandosi dietro la scusa di non voler né poter interferire sulla gestione amministrativa. Non ci ha mai convinto quest’ultima “raffinatezza” che non appartiene al “rozzezza” dei nostri politici, anche perché queste interferenze – a proprio uso e consumo – ci sono state e in abbondanza ed i Politici hanno spesso approfittato – per favorire un parente od un amico – della disponibilità da parte di dipendenti o funzionari a concedere loro trattamenti di “favore”.
Ma quando la Commissione riuscirà a completare, se possibile, l’opera di risanamento e “sanitizzazione” della macchina amministrativa, in che mani ricadrà il Comune di Tropea ?
Il nuovo Sindaco sarà di nuovo convocato dalla Commissione Antimafia per  giustificare la propria candidatura? E con quali speranze di dimostrare una netta virata e scostamento dal passato?
Il prossimo candidato a Sindaco angelo vassallodi Tropea ed i suoi compagni di cordata, permanendo come è probabile che permangano le attuali “situazioni ambientali”, verosimilmente saranno o presuntuosi incoscienti , o pazzi, o candidati ad un prossimo decreto di scioglimento o eroi come il “Sindaco Pescatore di Acciaroli” …. oppure…?
Giuseppe Baglivo, nel suo articolo del 30 agosto scrive : E’ una relazione dura in molti passaggi … al di là di qualche evidente forzatura da parte degli investigatori nel valorizzare procedimenti penali poi conclusi con archiviazioni ….ancora una volta le Relazioni chiamano in causa la classe politica locale (vibonese e calabrese) incapace sin qui – in molte realtà – di interrogarsi al proprio interno per evitare situazioni che non giovino innanzitutto alla stessa loro credibilità, incapaci di gestire la cosa pubblica senza cadere nei rigori della legge antimafia dalla stessa politica varate al fine di evitare lo svilimento delle istituzioni locali.

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Dipenderà tutto dai cittadini Tropeani, sicuramente responsabili delle scelte finora fatte e di quelle che andranno fare. Se la “lezione” è servita dovranno fare attenzione a chi concedere la propria fiducia ed insistiamo, a prescindere dal pericolo di fare scelte “controindicate” come quelle citate nella Relazione Ministeriale, non pensare ancora una volta all’amico, al parente o tanto meno a chi assicura loro favori in cambio di sostegno elettorale.
Valutarne la capacità di guidare un paese tutto da rilanciare sostanzialmente e formalmente a livello qualitativo, purtroppo, inserito in un contesto – é noto a tutti – tanto appetibile a certa componente endemica del nostro territorio. Accertarsi che abbia la voglia e gli attributi per contrastare certe impostazioni e che abbia a disposizione un gruppo di futuri amministratori altrettanto in gamba e non sia costretto, come ormai risulta di moda, a trattenere per se deleghe ad Assessorati fondamentali quali l’Urbanistica ed il Turismo perchè non ha fiducia nei suoi Consiglieri
Sarebbe questa la vera “LIBERAZIONE di TROPEA” da festeggiare ed JSesaltare ogni giorno e non soltanto con le commemorazioni di avvenimenti storici che, dopo quattrocento anni, vedono la “BELLA, ANTICA E NOBILE TROPEA”… la “PERLA  del TIRRENO” ridotta in queste condizioni.
D’altronde non per niente qualcuno ha detto
 I nobili non hanno altro valore che quello dei loro antenati; sono come le patate, di cui il poco che c’è di buono è tutto sotto terra. (Jonathan Swift)
Smettiamola di riempirci la bocca di queste cazzate e pensiamo alle priorità reali.
La “cultura” con il degrado, la sporcizia, le fognature che sgocciolano lungo la rupe che si vuole proporre come “Luogo del Cuore del FAI”, l’arredo urbano fatiscente, il centro storico sporco e maleodorante, il mare che all’ora dell’aperitivo – in pieno agosto – si tinge di marrone o di schiuma biancastra, l’acqua non potabile, le strade impraticabili, un’amministrazione “mafiosa” (e non di ndrangheta) ma di arrogante supponenza.. la cultura cosa c’entra?
continua

 

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ENTUSIASMO o ECCITAZIONE ?

Entusiasmo. Intemperanza giovanile curabile con piccole dosi di pentimento collegate a un’intensa terapia di esperienza. (Ambrose Bierce)

Ancora una volta si é avvertita l’assenza di programmazione, di responsabilità, di professionalità. Se non si é convinti di Catturalocandinacentenariofarcela, di avere tutte le carte in regola si ha il dovere di fermarsi specialmente se non si tratta di un evento privato, compleanno o festa di laurea che sia. Quando si coinvolge tutta la Comunità e la manifestazione, magari, avviene nel periodo estivo con la città piena zeppa di turisti, certi svarioni peracottari non sono ammessi.
E’ già accaduto altre volte, come in occasione della Manifestazione per i festeggiamenti dei 70 Anni della Repubblica con bandiere e luci tricolori e l’inno di Mameli.  Ora, dopo la celebrazione nell’estate scorsa della “Liberazione di Tropea” (400 anni fa) , improvvisamente “si decide” di trasformare una manifestazione con ricorrenza “centenaria” in piazza ercoleuna a cadenza annuale e con tanto di locandina patriotticamente bordata tricolore.
Allora ci si é giustificati dicendo che non tutte le ciambelle vengono col buco, allora passiamo subito ai krapfen alla crema e non se ne parli più.
Non entriamo assolutamente in merito alla valenza di quel lontano episodio che ci fa pensare più alla resistenza dei nobili tropeani dell’epoca a “passare sotto un altro padrone”, piuttosto che alla vera e propria liberazione del “popolo tropeano”, magari dai Saraceni. Ma appunto, senza entrare nel merito dell’evento da commemorare, appare sicuramente esagerata la scelta di una celebrazione annuale ( 401, 402, 403, 404  … che palle !!! ) .
E poi , l’ organizzazione di un evento considerato di tale notevole rilevanza storica e aggiungiamo pure culturale che fa tanto tendenza, meritava ed abbisognava di ben altri approfondimenti, consulenze, studi, mezzi economici e quindi sponsor.
I tre amministratori che hanno deliberato un contributo dell’ultimora, non hanno potuto neanche presenziare per cause di forza maggiore, ma, d’altronde, non avevano neanche partecipato alla ricorrenza tricolore dei 70 anni. Avranno dato il loro consenso in un improvviso impeto di applicazione di parità di trattamento (un caso eccezionale) con le altre Associazioni.
Quindi, ancora una volta, a nome della città, si è compiuto un atto ufficiale, collocata una corona di alloro sotto la lapide commemorativa e si sono ringraziati i partecipanti ed il pubblico (a nome della città?). Non era forse il caso di soprassedere, verificare, confortarsi con tutte le personalità che sono state tirate per la giacchetta e pensare ad una programmazione che potesse forse, un domani, avere un seguito negli anni ma con un altro decoro ? Piuttosto che bruciarsi indecorosamente ?
Come al solito tutto lasciato in mano CatturalocPalioRIDOTTAall’ iniziativa privata, con capitali privati – tranne qualche piccolo oboloper cercare di “riempire di eventi” (non ha importanza la qualità) l’Estate Tropeana, senza la guida di un Assessore al Turismo competente , che abbia buon gusto e, principalmente, il senso del ridicolo…. Proprio quel che serve a Tropea.
Tanto per consolarsi : esattamente 20 anni fa, qualcuno a Vibo si era “inventato” il PALIO di DIANA, che ha avuto breve, brevissima vita.
Parliamoci chiaro, forse un fatto realmente avvenuto, sempre a seguito di un “passaggio di mano” dell’antica MONTELEONE, rappresentato  esageratamente come un grande gesto di ribellione popolare contro il tiranno di turno. Eppure il Palio era un progetto voluto dalla Azienda del Turismo della città , sponsorizzata dalla Provincia e sotto l’egida della Regione Calabria. Una manifestazione imponente con rilevante impiego di uomini, di mezzi e di capitali. Riuscita molto bene. Soltanto che poi avranno tirato due conti ed avranno deciso che costava troppo e che non si poteva continuare.
Per Tropea, perché prima di “inventarsi altre iniziative”, altre eventi, fondare l’ennesima Associazione, non si pensa a perfezionare manifestazioni veramente accorsate come la popolare e coinvolgente “Tri da Cruci” che in verità andrebbe un po’ “ingentilita”, la “Festa della Madonna di Romania” , “Culture a confronto”, La Stagione Teatrale della Teramo, il “Tropea Blues Festival” , “Teli tra i cieli “ veramente da diffondere per tempo e pubblicizzare con i nuovi mezzi mediatici e solo dopo passare ad altro… senza peccare di improvvisazione e fare ammucchiate selvagge?

LINK  VIDEO:
Manifestazione a Tropea 23 agosto 2016

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Palio di Diana a Vibo il 7 settembre 1996

FOTO :
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la MAFIA ?…ma non esiste ! !

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INFINE :
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Ma allora la MAFIA non esiste sul nostro territorio ? … sentiamo cosa ne  dice a TELEUROPA, nell’intervista del 5 Agosto scorso. il  PROCURATORE dr GRATTERI sulla ‘ndrangheta in Calabria, sulla Provincia di VIBO, sulla Costa degli Dei e ben altro.
Sulla gravità della situazione nota a tutti, anche ai ragazzini, meno che a chi fa finta di non sapere oppure, del tutto, arriva ad affermare che la “mafia non esiste”, come han fatto, tra gli altri, Totò Riina e Dell’Utri.
Sull’opportunità che alcuni soggetti – per l’impegno , le difficoltà, le responsabilità della propria “professione” – quali un Magistrato, un Sacerdote, un Amministratore Pubblico – nel momento in cui avvertono l’impossibilità di portare avanti dignitosamente e responsabilmente il proprio incarico, si mettano da parte dedicandosi ad altro.

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ACQUA AZZURRA…ACQUA CHIARA

Il mare pulito e l’acqua potabile sono i tormentoni più gettonati dai media,da giugno a settembre. Ogni anno, ci accorgiamo .,. .si accorgono che il nostro mare ha grossi problemi di balneabilità e che l‘acqua che viene fuori dai rubinetti, delle nostre case, oltre ad essere non potabile di suo (Alaco)  a volte é torbida e puzza 
I “titoli” sul mare Calabrese e  della “Costa degli Dei, parlano di una situazione critica  e diffusa e della discordanza tra i dati dichiarati dall’ARPACAL (leggi REGIONE) e quelli  di  LEGAMBIENTE /GOLETTA VERDE. 
Senza prenderci in giro, sappiamo che sono quelli “più tristi” di Legambiente i valori  più realistici, realtà che tocchiamo con mano personalmente quando, nel bel mezzo della nostra giornata di mare, ci affrettiamo ad uscire dall’acqua, sul più bello, per aver avvistato una chiazza di sporco maleodorante che si sta avvicinando a riva.
Ieri mattina 21 agosto, ARISTIDE delle “Roccette” prima ha richiamato l’attenzione su una scia oleosa con detriti di residui di legno bruciacchiato (ore 12;50), che si avvicinava alla riva tra i bagnanti, poi é stato costretto – utilizzando il pattino di soccorso – insieme ad un suo aiutante – a rincorrere foglietti di carta igienica – frettolosamente recuperati con il retino di ordinanza. IERI non c’erano barche al largo e la fascia interessata era parallela alla riva entro i quindici metri. non proveniva da altre spiagge. Nelle scorse giornate il fenomeno era più diffuso interessando tutta la fascia da Rocca Nettuno al Torrente La Grazia,
Problemi di cattiva depurazione e mancanza di controllo di questi scarichi diretti e  abusivi sono le causa di questi gravi episodi che rovinano il nostro mare e motivo di “sputtanamento” con i turisti della “PERLA del TIRRENO”.
Come dice il Procuratore GRATTERI, il nostro mare non é inquinato, é solo sporco.gratteri “Dietro il problema delle acque sporche nel mare calabrese c’è l’ignoranza, l’incuria e la malafede di chi è preposto a controllare i
depuratori, i fiumi, i torrenti, e mi riferisco a forze dell’ordine ed enti che non hanno né la sensibilità, l’educazione né la cultura del rispetto della natura e dell’ ambiente, poiché non capiscono che non avendo industrie, l’unico inquinamento è quello dei depuratori”. 
Per l’acqua nelle nostre case i titoli più recenti :
(18 agosto 2016) Pur convinta della validità delle modifiche, sia idrauliche che meccaniche, apportate per inserire il nuovo sistema di filtraggio, mette però le mani avanti la Sorical, non escludendo che, nonostante la perfetta rispondenza dei diversi componenti ai rispettivi requisiti di progetto, vecchi residui di Catturamedmaferro e manganese, responsabili dei fenomeni di colorazione anomala dell’acqua denunciata dai cittadini dei territori di Nicotera, Joppolo, Ricadi e Tropea, possano innescare ancora per qualche tempo fenomeni di torbidità. Ciò, comunque, dovrebbe risolversi sia in termini di frequenza che di intensità, dal momento che i filtri bloccheranno la causa del problema all’origine.
“Nelle prossime settimane, annuncia poi la Sorical, verrà attivata una radicale operazione di spurgo e pulizia sia delle condotte adduttrici, sia di tutte le vasche dei diversi serbatoi e partitori, in modo da risolvere in via definitiva la problematica. Verranno infine sostituite delle tratte di condotte vetuste e responsabili di frequenti rotture o di fermi forzati dello schema acquedottistico. La prova finale, ad ogni modo, la daranno solo le analisi di laboratorio, le uniche da cui poter trarre conferma della conformità della risorsa prodotta dall’impianto.
Una marcia indietro, quella della SORICAL e della REGIONE che avevano promesso pochi giorni per una soluzione dei problemi del Medma. Ora, oltre ad indicare tempi più lunghi si preannuncia una radicale operazione di spurgo, pulizia, sostituzione di tratte di condotte vetuste. Ci hanno pensato soltanto ora, magari per nascondere il parziale risultato che può assicurare un  – comunque – necessario impianto di potabilizzazione che , però, é costato oltre un milione di Euro? Scommettiamo che il prossimo anno a giugno ci ritroveremo ancora nei problemi ? Anche perché  le prove finali le daranno solo le analisi, conclude la Sorical… Non c’è alcun dubbio!!
La scelta fatta dalla Regione nel consegnare nelle mani di una Partecipata come la SORICAL la soluzione dei problemi di un servizio così essenziale è stato un enorme fiasco. L’irrisolvibile gravissimo problema dell’ALACO ne é una dimostrazione.
Dopo la “sistemazione”  del contenuto di ferro e  manganese che “colorano” l’acqua del MEDMA (chissà quali saranno i tempi), le analisi di un’acqua finalmente chiara, daranno la certezza sulla sua effettiva potabilità ?
REGIONE -SORICAL – ARPACAL  ?????  vatti a fidare !!!!!!
Una Regione con un sacco di problemi che ha fatto una scelta sbagliata dove nessuno si prende la briga di intervenire, una Partecipata in liquidazione che ne ha fatte di tutti i colori, un servizio di monitoraggio ambientale nel doppio ruolo di controllore e controllato.
“ACQUA AZZURRA ACQUA CHIARA”, cantava Lucio Battisti ai tempi che “non tornano più”, quando, oltre all’acqua delle nostre case, …… anche il Mare delle Roccette  “CON LE MANI SI POTEVA BERE” !!!
La responsabilità é della REGIONE e dei COMUNI che subiscono passivamente tirando a campare. Amministratori  tra i più inadeguati di una Regione agli ultimi posti della graduatoria nazionale in molti settori. 
Gli articoli sull’acqua SORICAL delle settimane scorse :
12 AGOSTO.2016

CatturaSORICAK12ag

28 LUGLIO 2016

CORRIERECAL

16 maggio 2016

CatturaSORICAL26giu

 

 

 

 

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REFLUI di una “GESTIONE PERACOTTARA”

Catturacamper
Annarita Castellani
riprende questa mattina sulla Gazzetta del Sud la nostra segnalazione del 15 agosto sul “campeggio fai da te” che si è miracolosamente materializzato fin dalla fine di luglio nell’area dell’incompiuto parcheggio della Marina. post
E’ impensabile che sia stata una premeditazione unitaria a far confluire tutti i camper e roulottes in quell’impianto nell’arco di pochi giorni. ….un’azione di “arbitrario utilizzo, senza alcuna autorizzazione comunale o dei vigili urbani”. Abbiamo assistito alla genesi del fenomeno e , probabilmente, i primi “campeggiatori” che si erano sistemati nell’impianto, si sono resi conto che non c’era alcun controllo da parte dell’Amministrazione Comunale sull’utilizzo non tanto del parcheggio  (i camper sono considerati  a tutti gli effetti  autoveicoli) quanto della sosta a lungo termine in un’area visibilmente abbandonata, e senza impianti e servizi che la CatturatERRApossano far considerare idonea e a norma.
I camper che, inizialmente non arrivavano ad una decina, d’incanto sono schizzati ad oltre cinquantina. E tutto questo senza che un vigile o una qualsiasi pattuglia delle forze dell’ordine abbia fatto scattare l’allarme in Comune.
Certamente la Polizia Municipale è al lavoro, ma, evidentemente non sa come regolarsi e fa finta di non accorgersi. Si limita a “stampare multe a gogò” anche all’automobilista che in una città senza parcheggi, si ferma un attimo per comprare le sigarette… o le medicine.
Oltre all’immagine di abbandono e negligenza che trapela da questa inerzia dell’Amministrazione Comunale e dei Responsabili dei servizi, si profilano danni all’ambiente ed alla salute pubblica. Oltretutto, intorno alla Pineta ed al Campo Sportivo c’è un parcheggio selvaggio di autovetture mentre per campeggiare esistono alcune confortevoli strutture che ospitano, da decenni, i campeggiatori. In questi casi , i disagi denunciati ( é il colmo) da alcuni di tali “campeggiatori abusivi”, autorizzerebberoCatturadenun l’intervento delle forze dell’ordine per rendere, in questo scorcio di stagione, lo spettacolo meno penoso e rischioso.In caso di incidenti, oltretutto, l’Amministrazione Comunale che non è intervenuta, avrebbe le sue brave responsabilità.
Infine una considerazione : abbiamo assistito ad interminabili diatribe in Consiglio Comunale sull’utilizzazione dello spazio, sulle tariffe da applicare, sulla logistica per il parcheggio dei bus turistici etc etc….. Tanti “Pico della Mirandola” che hanno tenuto banco per ore e giorni senza concludere nulla… e questi sono i risultati.
Se, il tutto, non fosse, una cosa molto seria e triste, ci sarebbe da urlare
:  “PERACOTTARI ! ! “

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La MEDIOCRAZIA ci governa

La mediocrazia ci ha travolti, così i mediocri hanno preso il potere Una «rivoluzione anestetizzante» si è compiuta silenziosamente sotto i nostri occhi ma noi non ce ne siamo quasi accorti: la “mediocrazia” ci ha travolti. I mediocri sono entrati nella stanza dei bottoni e ci spingono a essere come loro, un po’ come gli alieni del film di Don Siegel “L’invasione degli ultracorpi”. Ricordate?CatturaJSM
“Mediocrazia” è il titolo dell’ultimo libro del filosofo canadese Alain Deneault, docente di scienze politiche all’università di Montreal.
Il lavoro (“La Mediocratie”, Lux Editeur) non è stato ancora tradotto in italiano ma meriterebbe di esserlo se non altro per il dibattito che ha saputo suscitare in Canada e in Francia. 
Deneault ha il pregio di dire le cose chiaramente: «Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia – scrive all’inizio del libro -, niente di comparabile all’incendio del Reichstag e l’incrociatore Aurora non ha ancora sparato nessun colpo di cannone. Tuttavia, l’assalto è stato già lanciato ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Già, a ben vedere di esempi sotto i nostri occhi ne abbiamo ogni giorno. Ma perché i mediocri hanno preso il potere? Come ci sono riusciti? Insomma, come siamo arrivati a questo punto?
Quella che Deneault chiama la «rivoluzione anestetizzante» è l’atteggiamento che ci conduce a posizionarci sempre al centro, anzi all’«estremo centro» dice il filosofo canadese. Mai disturbare e soprattutto mai far nulla che possa mettere in discussione l’ordine economico e sociale. Tutto deve essere standardizzato. La “media” è diventata la norma, la “mediocrità” è stata eletta a modello.
Chi sono i mediocri
Essere mediocri, spiega Deneault, non vuol dire essere incompetenti. Anzi, è vero il contrario. Il sistema incoraggia l’ascesa di individui mediamente competenti a discapito dei supercompetenti e degli incompetenti. Questi ultimi per ovvi motivi (sono inefficienti), i primi perché rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni. CatturaTRMa comunque, il mediocre deve essere un esperto. Deve avere una competenza utile ma che non rimetta in discussione i fondamenti ideologici del sistema. Lo spirito critico deve essere limitato e ristretto all’interno di specifici confini perché se così non fosse potrebbe rappresentare un pericolo. Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco».
Giocare il gioco
Ma cosa significa? Giocare il gioco vuol dire accettare i comportamenti informali, piccoli compromessi che servono a raggiungere obiettivi di breve termine, significa sottomettersi a regole sottaciute, spesso chiudendo gli occhi. Giocare il gioco, racconta Deneault, vuol dire acconsentire a non citare un determinato nome in un rapporto, a essere generici su uno specifico aspetto, a non menzionarne altri. Si tratta, in definitiva, di attuare dei comportamenti che non sono obbligatori ma che marcano un rapporto di lealtà verso qualcuno o verso una rete o una specifica cordata.
È in questo modo che si saldano le relazioni informali, che si fornisce la prova di essere “affidabili”, di collocarsi sempre su quella linea mediana che non genera rischi destabilizzanti. «Piegarsi in maniera ossequiosa a delle regole stabilite al solo fine di un posizionamento sullo scacchiere sociale» è l’obiettivo del mediocre.
Verrebbe da dire che la caratteristica principale della mediocrità sia il conformismo, un po’ come per il piccolo borghese Marcello Clerici, protagonista del romanzo di Alberto Moravia, “Il conformista“
Comportamenti che servono a sottolineare l’appartenenza a un contesto che lascia ai più forti un grande potere decisionale. Alla fine dei conti, si tratta di atteggiamenti che tendono a generare istituzioni corrotte. E la corruzione arriva al suo culmine quando gli individui che la praticano non si accorgono più di esserlo.
fonte: http://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/ Published on 15 agosto 2016

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MARE INQUINATO o MARE SPORCO ?

Anche ieri, 17 agosto, improvvisamente, il mare TropeaVedutaAereariddelle Roccette si è “sporcato”. Sta avvenendo quasi ogni giorno, normalmente nella tarda mattinata, prime ore del pomeriggio. Sono evidenti “chiazze di sporco” che svaniscono più o meno rapidamente a seconda delle correnti, ma soltanto dopo aver “rovinato la giornata dei bagnanti”. Naturalmente il fenomeno interessa tutte le spiagge di Tropea, in alcune lo sporco si sofferma di più per la conformazione della costa. Non è sempre vero che lo sporco arrivi da altri comuni,  quelli descritti sono fenomeni locali che riguardano le fogne della città. Quindi sarebbe relativamente facile identificare l’origine e la responsabilità.
“Dietro il problema delle acque sporche nel mare calabrese c’è  l’ignoranza, l’incuria e la malafede di chi è preposto a controllare i depuratori, i fiumi, i torrenti, e mi riferisco a forze dell’ordine ed enti che non hanno né la sensibilità, l’educazione né la cultura del rispetto della natura e dell’ambiente, poiché non capiscono che non avendo industrie, l’unico inquinamento è quello dei depuratori”.
Sono queste le dichiarazioni del Procuratore di Catanzaro al tg3 Calabria, “Basterebbe far funzionare quei quattro depuratori che ci sono e avremmo il mare sempre pulito”. Non esistono altrigratteri tipi di inquinamento, raramente vi sono tipi di inquinamento industriale. Il non essere in grado in Calabria di far funzionare gli impianti di depurazione è una cosa grave, soprattutto con quello che costa l’organizzazione è tutto ciò che vi è intorno al depuratore. Noi per quanto riguarda la procura di Catanzaro, – conclude Gratteriin questi giorni abbiamo sensibilizzato le forze dell’ordine, in particolare il corpo forestale dello stato e le capitanerie di porto. Stiamo cercando di fare la nostra parte, perché siamo persone che hanno rispetto per l’ambiente e la natura.”
Da parte nostra, per Tropea, ci auguriamo che i Commissari  Prefettizi riescano a smuovere dall’inerzia e dall’apatia l’intero Uffico Tecnico Comunale. Gli addetti ai lavori conoscono perfettamente le vere cause di questi malfunzionamenti che  tanto danno procurano alla salute dei bagnanti, all’immagine e all’economia della città.

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SCIOGLIMENTO. Hanno detto…..

consiglioministri2011-600x270Lo  scioglimento
dell’ Amministrazione
Comunale di TROPEA,
deciso  nell’ambito della convocazione N* 125 del  10 agosto 2016 del Consiglio dei Ministri  ha provocato  reazioni  di sconcerto , sconforto e rabbia.
C’é chi ha sottolineato la coincidenza dell’analogo provvedimento per il Comune di  Corleone per criticare l’accostamento dei due atti.
Purtroppo si è trattato di una semplice “sfortunata” circostanza essendo stata, l’Amministrazione di Corleone, commissariata  dal gennaio 2016.
Una decisione presa dopo sette mesi dall’inizio Cattura non ci stodel  commissariamento contro i dieci impiegati per il Comune di Tropea. D’altronde nella stessa seduta si é deciso per   la proroga dello scioglimento dei comuni di Bovalino (Reggio Calabria) e Arzano (Napoli). 
Senza voler sminuire e sottovalutare il danno all’immagine della comunità tropeana …… sempre di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose stiamo parlando. Abbinamento o meno con Corleone o con Salerno (é un puro esempio) la sostanza é quella.
Oltre alla reazione  del sindaco Rodolico registrata nell’articolo del Quotidiano del Sud del 12 agosto  a firma Vittoria Saccà. con riferimento a dichiarazioni di Dalila Nesci e Luigi De Nardo, altre sono state le reazioni e le dichiarazioni sull’evento ,che riportiamo sinteticamene.
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Catturaquot riass
Per Rodolico non c’é alcuna infiltrazione né condizionamento , la disamina dei documenti prodotti durante permanenza della Commissione lo tranquillizza. suo dovere é difendere il buon nome della città e dei suoi consiglieri. Lui non ha problemi … non ha scheletri nell’armadio, “la mafia l’abbiamo combattuta”
Sia la Nesci che il Segretario CGIL De Nardo sulla situazione generale di Tropea e del territorio circostante  la pensano in ben altro modo : il territorio del Vibonese è diffusamente sotto la morsa di poteri fuori legge. La democrazia e lo sviluppo civile sono impediti sistematicamente. Tropea deve ora ripartire, occore una forte presa di coscienza della comunità… non é più possibile subire, rimanere bloccati, compressi asserviti.
NON COMMENTIAMO…… ed evitiamo anche di accennare al “GRATTERIpensiero”  sulle nostre realtà locali.
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QUOTIDIANOdelSUD – UNA PAGINA “ISTRUTTIVA”

Cattura QUOTIDUna “pagina istruttiva” possiamo definirla la non hopagina 21 del Quotidiano del Sud del 19 agosto. Contiene cinque articoli, tutti riguardanti lo scioglimento dell’ Amministrazione RODOLICO da parte del Ministero dell’Interno, provvedimento variamente commentato dai cinque intervenuti. L’articolo, molto serio, del Segretario Provinciale della CGIL  Luigi De Nardo lo abbiamo gà riportato, quello della Nesci e del Consigliere Bretti sono già in rete e condivisi, Noi prenderemo in considerazione i due riferiti all’ex  Sindaco e all’ex Presidente del Consiglio.
NEL’INTERVISTA ALL’EX SINDACOè un danno all’immagine che colpisce tutti i cittadini, ma soprattutto l’economia turistica. Poi  l’abbinamento con Corleone che proprio non va già a nessuno….tra le due realtà non ci può essere confronto. Poi afferma di essere tranquillo e curioso di vedere cosa c’é scritto nella relazione, che é suo dovere difendere non solo  i consiglieri  ma l’economia turistica… (chissa se difenderà e riabiliterà anche Bretti)  PER SE NON HA ALCUN PROBLEMA perchè NON HA SCHELETRI NELL’ARMADIO.
CERTAMENTE la coincidenza, perché di pura coincidenza si tratta, con lo scioglimento del Comune di Corleone che aveva in casa la Commissione d’accesso da gennaio, non era augurabile ma che non sia la stupida pretestuosa scusa per sentirsi umiliati e protestare per “l’abbinamento”. Il Sindaco è tranquillo e questo ci rassicura. Lo ha dichiarato anche al TGR del l’11 agosto. “Ha solo la curiosità di vedere cosa avranno mai scritto quelli della Commissione” La sua unica preoccupazione sarà difendere i suoi Consiglieri e l’economia della città. I “suoi Consiglieri” li aveva persi per strada, per l’economia della città, meglio per quel che non è stato fatto per l’economia della città, non diamo la colpa alla Commissione ed ora allo scioglimento.
dagoD’AGOSTINO definisce “Decisione incomprensibile” quella del Consiglio dei Ministri circa lo scioglimento del Consiglio Comunale a conclusione di un travagliato e sofferto periodo politico però … aggiunge se non si conoscono le motivazioni….ogni considerazione é avventata…. Che la verifica è iniziata appena un anno dopo l’insediamento dell’Amministrazione …. nonostante la macchina della burocrazia sia rimasta immutata per circa un ventennio”.
APPUNTO conveniamo, immutata. Nonostante l’avvento della nuova amministrazione che aveva criticato, lottato e persino denunziato i “metodi del passato” . dopo aver – una volta insediati – parlato di …. incrostazioni che risalgono a una gestione ventennale di malsana commistione fra area politica ed amministrativa. Cambiare la mentalità è difficile. Gli uffici comunali dovrebbero rispondere a criteri di efficienza, i dirigenti dovrebbero essere sganciati da ogni condizionamento politico”.
Dopo due anni ( e con la Commissione in casa) nulla è cambiato….. ANZI !!! ..che non sia  questa  la CHIAVE ?. Non tutti sono fortunati come il nuovo  Sindaco di Ricadi, che , subentrando in una situazione delicatissima, è stata avvisata dalla Bindi : “la terremo d’occhio (per individuare un netto discostamento dal passato). All’Amministrazione Rodolico non è stata data alcuna preventiva ammonizione. D’altronde avevano fatto ferro e fuoco contro la precedente gestione (basti pensare al Porto), essendodimissioni-550 all’opposizione,. E del Porto, a nostro parere, si parlerà molto
Ma dopo l’insediamento non ci sono state né “svolte” né “cambiamenti di rotta”, anzi è stata loro contestata una evidente pianificata assuefazione alla situazione esistente, con un peggioramento -se era possibile- sulla trasparenza e con l’aggravante di non aver combinato assolutamente NULLA,neanche nell’ordinaria gestione dei servizi primari ed essenziali.
Spiace che il Sindaco non abbia potuto tagliare il nastro dell’appena restaurato edificio scolastico ma,  in questi due anni, oltre a distruggere una Maggioranza (probabilmente perchè raccogliticcia) pur  con il vantaggio di una Opposizione più che dormiente , non è riuscito a fare altro. Ormai i tre COMMISSARI sono stati nominati e non resta che prendere conoscenza  delle motivazioni dello scioglimento.
DEMOCRATICAMENTE.

 


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QUOTIDIANOdelSUD pagina 21

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denardo

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