PASQUA INSABBIATA

Doveva capitare…. poteva  capitare un giorno o l’altro ed é capitato ieri domenica di Pasqua alle 19. L’imboccatura del Porto è generosamente insabbiata da due anni abbondanti ma è come se non se ne fosse accorto mai nessuno.


In verità la Capitaneria di Porto si era mossa e, con  ordinanza N° 7/2017 del 2 marzo 2017 aveva disciplinato in via provvisoria l’ingresso e l’uscita dal Porto di Tropea prevedendo la necessità di porre boe luminose.
Dal testo dell’Ordinanza si apprende che “presso le dighe foranee del porto di Tropea (W) non sono presenti i sotto notati segnalamenti marittimi, seppur disposti dal competente Comando Zona Fari di Messina con nota nOTC/4186 in data 04/08/2008 ed approvati dall’Ispettorato Logistico Fari di Roma con foglio n040/10657 del 14/07/2008:
• Fanale a luce fissa VERDE – molo di sopraflutto ostruzione interna;
• Fanale a luce fissa ROSSA – molo sottoflutto ostruzione interna.
Rende noto, inoltre, che in prossimità del fondale antistante il fanale verde E.F. 2700 (E1760), posto in testata al molo foraneo, è presente una consistente situazione di insabbiamento conconseguenti bassi fondali “…..
Dopodichè sono indicate  le norme e gli orari per l’ingresso e l’uscita dal Porto che gli utenti devono osservare.
Dall’Ordinanza non è possibile rilevare il responsabile della mancanza  dei due segnalamenti marittimi di ostruzione interna molo sopraflutto e sottoflutto  ostruzione interna
nè  della consistente situazione  di insabbiamento.
In una nota protocollata il 15 luglio 2015.ed indirizzata al  Sindaco,al Segretario generale ed ai Consiglieri e Capi Gruppo del Comune di Tropea già si prospettava la situazione di insabbiamento dell’entrata del Porto già visibile ad occhio nudo a fine estate 2014 ed anche, l’atto di concessione 50.le (allegato di 72 pagine) da cui si evinceva che la manutenzione ordinaria e straordinaria spettavano alla concessionaria Porto di Tropea SpA.
Ma è inutile rammentare che, a parte i Consiglieri ROMANO e BRETTI, durante tutta l’Amministrazione RODOLICO, l’argomento PORTO è stato assolutamente tabù, nonostante la “guerra” fatta al sindaco Vallone sull’argomento Porto, in particolare dal Sindaco RODOLICO e suoi seguaci  .
E cosi dopo ben tre anni dall’inizio dell’insabbiamento nessuno si è sognato, a norma di contratto di concessione, di imporre alla PORTO SpA almeno questo adempimento.
Ora profittando di un bando POR , proprio un mese fa l’arch. Giannini , nuovo Responsabile Area Tecnica del Comune ha proposto, e i Commissari hanno subito approvato, un Piano di Fattibilità per opere di adeguamento e potenziamento del Porto di Tropea per oltre 4milioni e mezzo di euro.
Abbiamo già commentato la bontà di questa occasione e abbiamo anche scritto che con questo investimento (ove realizzabile), che si sommerebbe ai 30 miliardi delle vecchie lire spese 20 anni fa  per il porto,  salirebbe a circa 39 miliardi delle vecchie lire il valore degli investimenti di denaro pubblico ( ma per TROPEA il valore è molto molto di più non foss’altro che per l’immagine) concesso per cinquant’anni ad una società di gestione immeritevole di questo enorme regalo e che si sta dimostrando sempre più inadeguata e senza controlli. A parte tutto, oltre che a pensare esclusivamente “ai fatti suoi” non cura assolutamente la manutenzione ordinaria nè quella straordinaria…..non fa neanche le pulizie …. neanche quelle pasquali !!!!!
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TROPEA POTREBBE CAMBIARE VOLTO ….. ma da cosa dipenderà ?

L’articolo di Annarita Castellani sulla Gazzetta del Sud di ieri 11 aprile, si occupa del Piano Triennale Opere Pubbliche 2017-2019 predisposto dal nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Arch. GIANNINI ed approvato dai COMMISSARI STRAORDINARI con DELIBERA  N°15 del 30 marzo 2017.

L’elenco degli interventi é il medesimo di quello già approvato precedentemente con l’aggiunta,  in emergenza,  della manutenzione straordinaria del lungomare che dovrebbe avviarsi entro metà maggio prossimo, di un impianto di sorveglianza e allarme e di uno studio di fattibilita per il potenziamento ed adeguamento del Porto per il ragguardevole importo di quattromilioniseicentomila euro circa.
L’importo totale  del piano  è di  € 36. 291.495,00 con la seguente scaletta :
2017     €      1.108.750,00     2018   €    21.322.075,00    2019   €    13.860.720,00
Il piano triennale così come proposto e approvato, se andasse tutto a buon fine, “potrebbe veramente cambiare il volto”….  rappresentare almeno un significativo remaquillage…..
Non siamo riusciti ad interpretare , tra le poste che si riferiscono all’ “ampliamento ed ammodernamento della rete idrica” , se gli interventi saranno  definitivamente risolutivi per assicurare la potabilità dell’acqua e un dubbio rimane per la viabilità (manto stradale disastrato) ed illuminazione ( a parte quella di corso Vittorio Emanuele).

I COMMISSARI STRAORDINARI, nel gennaio 2018 dovrebbero accomiatarsi , salvo proroghe almeno fino alla prossima tornata elettorale nella primavera del 2018.
Ci potrebbero essere novità dall’esito dei ricorsi avverso lo scioglimento dell’Amministrazione per infiltrazioni… nessuno può garantire una fluida continuità nell’attività amministrativa.
Anche soltanto per questo scopo v
errebbe voglia di augurarsi – per il raggiungimento degli obbiettivi – che i Comissari restino fino alla fine del  triennio… almeno si eviterebbero altri periodi di ingovernabilità … ma naturalmente… in pochi saranno d’accordo.

 

 

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PORTO di TROPEA….qualcosa si muove.

PORTO di TROPEA  Qualcosa si muove
LA CAPITANERIA, I COMMISSARI e il   “NUOVO UFFICIO TECNICO”
L’avviso del POR è di Novembre 2016 e già  ieri , la Commissione Straordinaria, con i poteri di GIUNTA COMUNALE, con delibera N° 25 del 28 marzo,  approvava la proposta del  Responsabile dell’Area Tecnica , Arch. Giannini,  dello Studio di fattibilità per il potenziamento, riqualificazione e messa in sicurezza del Porto di Tropea per un importo complessivo di € 4.629.275,00.
E così, dopo l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Vibo Marina del 2 marzo scorso per la  disciplina provvisoria ingresso e uscita del porto, a causa di un processo di insabbiamento iniziato in verità da quasi tre anni, prendendo al volo l’opportunità del POR CALABRIA, il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica, architetto Giannini – ad appena un mese dal suo insediamento – prepara e propone lo studio di fattibilità approvato ieri dai Commissari.
APPENA IN TEMPO. LA CHIUSURA DEI TERMINI FISSATA PER  IL  31 MARZO,
Un intervento tempestivo e corposo, di quasi 9miliardi (delle vecchie lire)  per la messa in sicurezza, adeguamenti ambientali e l’integrazione con le aree retroportuali, che porterebbero a 40 i miliardi di pubblico denaro spesi finora per il Porto.
Per carità il Porto di Tropea li vale tutti e molto molto di più, ne è valsa proprio la pena e le opere di adeguamento e manutenzione sono d’obbligo….. altrimenti si sfascerebbe tutto.
Solo un cruccio : in quali mani è stato affidata la gestione cinquantennale di questo gioiello e il ridicolo ritorno economico in qualità di socio pubblico (il Comune di Tropea) in quindici anni : qualcosa come 150 mila euro.  Diecimila euro l’anno, Ottocento euro al mese !!
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“Quando tutto cambia perché, in realtà, nulla cambi.”

I  COMMISSARI  STRAORDINARI , inviati presso le Amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose  e pertanto destinati a rimanere alla guida della Comunità almeno per diciotto mesi, salvo proroghe, sono definiti  STRAORDINARI soltanto per la “straordinarietà” della misura presa nei confronti dell’Amministrazione appena sciolta non certamente per i POTERI  loro conferiti.
E così, in presenza di situazioni tanto gravi da giustificare lo scioglimento di un Comune e l’impeachment degli Amministratori di turno con una così grave accusa , i COMMISSARI che in casi del genere sono tre, soltanto “sostituiscono” le figure di SINDACO, CONSIGLIO e GIUNTA COMUNALE nel periodo della loro permanenza. Prestando inoltre servizio presso Prefetture di appartenenza, la loro presenza in sede è assicurata per due soli giorni alla settimana.
Ma non sarebbe questo il problema. Volendo fare un paragone, due giorni pieni dei Commissari, equivarrebbero – come presenza – più che abbondantemente  al paio d’ore giornaliere – strette strette – dedicate dai precedenti amministratori nei 5 giorni settimanali.

Il problema sta tutto nel fatto che, in una Amministrazione giudicata in situazioni tali da essere commissariata, non dovrebbero valere le stesse regole, più esattamente  pastoie burocratiche sull’assunzione, movimentazione e sostituzione del personale.

Quando il provvedimento di scioglimento quale quello di Tropea censura amministratori e  dipendenti comunali  perché,   spezzoni  degli  uni e degli altri , avrebbero  fatto in modo che non  si rompesse il filo  di collegamento con  la ‘ndrangheta e   quando  il quadro impietoso che emerge   dagli atti – parte integrante del  decreto di  scioglimento – per  ingerenze della criminalità organizzata li accusa di aver “esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti,  compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale”……… non possono valere le regole di una “ordinaria amministrazione”. Si dovrebbe invocare uno stato di calamità !
E invece si assiste ad un vorticoso avvicendamento di funzionari, concessi in regime di part-time da altre amministrazioni, che prestano la loro opera per due giorni alla settimana in trasferta non si sa con quale possibilità di concentrazione sui problemi dell’Amministrazione commissariata.
E cosi in sette mesi di gestione commissariale si sono già avvicendati due Segretari comunali ( il terzo è già in coda perché l’attuale è in via di pensionamento), d
ue responsabili dell’Area Amministrativa, due responsabili dell’Area Tecnica ( per pura combinazione il nuovo a tempo pieno per un ripescato bando che si era incagliato ) ed il terzo, l’originale, assente soltanto per prolungamento di un periodo di permesso in base all’art. 42 del O.Lgs. 26/03/2001, n. 151.

Per quanto riguarda il resto del Personale l’impossibilità di meglio riorganizzare una macchina comunale fatiscente, disastrata e sottodimensionata.
E questi sarebbero gli strumenti, le “pallottole spuntate” a disposizione dei COMMISSARI STRAORDINARI per rimettere sulla giusta carreggiata una città che, dopo anni ed anni di disastrosa amministrazione che l’hanno portata allo stato in cui versa, sarà riconsegnata, prima o poi ad altri coraggiosi ( o temerari ?) aspiranti amministratori,  in condizioni necessariamente peggiori di quando – ad agosto 2016 – l’hanno presa in consegna ?
“Quando tutto cambia perché, in realtà, nulla cambi”, é il titolo scelto da  Marialucia Conistabile  per una sua “Riflessione” sulla Gazzetta del Sud del 31 agosto 2016, che si rifà all’originale  “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, pronunciata dal personaggio  Tancredi ne “ Il GATTOPARDO”.
Ma allora, a ben interpretare la frase,  l’intenzione è che tutto rimanga com’è? …  è tutta una burla? Non per nulla il Procuratore Gratteri è molto critico sull’argomento Commissariamenti con queste regole.
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Purtroppo… “TROPEA EVENTI” … da sola…non risolve l’ESTATE !!!

La Commissione Straordinaria con Delibera n° 16 del 14 febbraio ha, praticamente, affidato la gestione dell’Estate tropeana, per tre stagioni, alla “Tropea Eventi” – presidente – Francesco Monteleone. Un’ottima scelta.
Con questa decisione i Commissari hanno preso due piccioni con una fava:
1.     Hanno affidato l’incarico ad una Associazione che si è già distinta per impegno e professionalità nella gestione di alcune importanti manifestazioni e che proprio l’anno scorso se l’è cavata egregiamente avendo operato nel bel mezzo di un periodo agitato e convulso per le  vicissitudini dell’Amministrazione Comunale.
2.     I tre Commissari, all’approssimarsi dell’Estate, sarebbero stati assediati da proposte e conseguenti richieste di contributi da parte dei rappresentanti di una sessantina di associazioni che operano sul territorio cittadino.
E chi di loro avrebbe potuto sobbarcarsi di tali incombenze ?
I Commissari Straordinari che ricoprono rispettivamente i ruoli di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale già sono presenti per due soli giorni alla settimana. Sono, appunto, soltanto in tre e i problemi da risolvere per Tropea (almeno prima della stagione estiva) sono tanti e tutti urgenti.
Ci auguriamo che i  Commissari – per lo meno alleggeriti dalle incombenze per le manifestazioni estive – anche grazie al riordino in atto nella Area Tecnica che finalmente ha un Responsabile e un nuovo collaboratore rispettivamente nelle persone dell’Arch. GIANNINI e del geom. MACRI’, abbiano il tempo di dedicarsi, con tutto il loro impegno, a problematiche vitali quali :
a)    La potabilità dell’acqua
b)    Il lungomare e la riorganizzazione dei lidi
c)    Le concessioni degli spazi pubblici a bar e ristoranti
c)    Il mare pulito
d)    La viabilità ed il decoro urbano
..  “e scusate se é poco !!!….
Altrimenti ci sarà ben poco da manifestare e l’Estate 2017 sarà una catastrofe come poche.
E non ci scordiamo di raccomandare l’appoggio dell’Amministrazione e degli operatori per il Tropea Blues Festival, il Festival Mondiale della Cultura Popolare  e il Premio Tropea.

 

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ARTISTI & SCIENZIATI …mica solo ALBINO LORENZO e RENATO DULBECCO…..

Come  è vero che la Politica e Arte e  Scienza del governo e dell’Amministrazione della cosa pubblica così è vero che dobbiamo essere riconoscenti ed orgogliosi dei nostri “Artisti” & “Scienziati” che ci hanno fin qui amministrati coadiuvati , evidentemente, da alte professionalità – ai vari livelli –  dei quali si sono circondati e serviti.
Siamo tra  i fortunati residenti nella “Costa degli Dei”, fiore all’occhiello del Turismo Calabrese e, innanzitutto,  orgogliosi cittadini della famosa Perla del Tirreno.  Tropea al 7.805° posto su 8.000 comuni in quanto a vastità del territorio con una superficie di appena 3,59 Kmq. Come abbiamo sentito  dire sino a poco tempo fa, una “bomboniera”, con la terza spiaggia più bella d’Italia e  un mare da bere.
Curare l’aspetto, l’ambiente, il territorio di un territorio così piccolo, una bomboniera, di appena 3,5 km quadrati non avrebbe dovuto rappresentare un grosso impegno.
Eppure la terna commissariale che si è insediata ad agosto dello scorso anno, sta faticando e non poco  anche soltanto a tentare di rimettere in carreggiata  la macchina amministrativa comunale, responsabile assieme ai politici da poco andati via e a coloro che li hanno preceduti, di aver prima condotto e poi mantenuto la città nelle disastrose condizioni in cui si trova.
Si, perché Tropea in questo stato non ci è arrivata da sola. E’ stata condotta, piano piano al punto in cui l’hanno trovata i Commissari : senza acqua potabile in assoluto (così è da diversi anni soltanto che i Sindaci lo hanno nascosto), con le strade interne alla città un colabrodo, le due vie di accesso alla città con restringimenti , ostacoli e ponti crollati quasi da tre anni, le acque bianche che confluiscono  nelle fogne, il mare sporco, la pubblica illuminazione cadente e quasi cimiteriale, il centro storico completamente vuoto d’inverno e buio perché gli esercizi sono chiusi ma – ciononostante –  inibito al traffico per evitare il pericolo di incidenti alle poche decine di pedoni in tutto che percorrono le sue strade (?) e costosamente videosorvegliato per beccare i disobbedienti che, sotto la pioggia,  vanno a far visita alla nonna e non hanno il pass.
A proposito di disobbedienti si è atteso l’arrivo dei Commissari per “punire quelli delle pedane stagionali”, quelli (tutti) che non le smontavano per i costi elevati di smontaggio , rimontaggio  nonché  di immagazzinaggio?
E poi a pensarci bene … queste pedane che non sono di intralcio d’estate a chi dovrebbero esserlo d’inverno….. quando restiamo in giro solo noi Tropeani e con il traffico limitato? Ah già … un problema di impatto ambientale…. Ma perché  permettere “l’impatto” estivo, quando ci sono ospiti di riguardo… i turisti e poi fare gli schizzinosi d’inverno. Ma poi mica d’inverno….. perché le autorizzazioni sono sino a fine settembre …. Ci portiamo pure sfiga prefigurando una fine stagione che in effetti arriva, per fortuna, anche oltre  fine ottobre. Tutto è dipeso dal fatto che non ci sia stata un’Amministrazione capace di invogliarere gli operatori a mettersi in regola e guidarli al perfezionamento di una pratica di occupazione annuale che passasse al vaglio, naturalmente, delle Belle Arti. Oppure ad essere intransigenti con la puntualità dello smantellamento.
Ma così tutto sarebbe stato in regola e non si sarebbero potuti fare favori agli amici e nessuno avrebbe avuto bisogno di strusciarsi con politici e dipendenti.
Un po’ come è successo per gli stabilimenti balneari. Dopo la splendida e lungimirante progettazione e realizzazione del “lungomare”  ed il “raddoppio” dei lidi in quel tratto di costa ( quelli più minacciati da questo cattivo tempo) a destra e a sinistra del tratto di lungomare, proprio ora che le mareggiate hanno combinato il disastro, al titolare disobbediente che non ha smontato a fine stagione come da impegni concessori, oltre ai danni naturali , cade in testa  la tegola dell’abusivismo, delle multe e del ripristino dei luoghi.
Ma per le Autorità che dovevano normalmente vigilare, di responsabilità non ne parliamo?
Sono anni che nessuno smonta niente.
Ma poi è ipocrisia bella e buona : un tempo (lido Collia, lido Cimino) le strutture erano costituite da pannelli che fungevano da zona cabine e poi la zona bar con una ghiacciaia per le bibite, una per i gelati e … forse.. una macchina del caffe. A fine stagione, con un camioncino si portava via tutto.
Ora i lidi sono arredati ed attrezzati come la Costa CONCORDIA, ma come cavolo si può immaginare e pretendere che vengano montati e smontati ogni  stagione. A quali costi? e con quali mezzi ? con l’intervento dei birotori militari americani?
Ma l’Ufficio Tecnico ha mai controllato il tipo di struttura , anzi ha dato preventivamente  dei parametri da rispettare ? Queste sono le alte professionalità a disposizione.E’ pura ipocrisia, autorizzare a condizione di  adempimenti a cui  è impossibile tener fede. Vuol dire autorizzare un abusivismo prossimo venturo. Responsabilità di chi concede e paracu…smo  di chi ottiene l’autorizzazione, sempre con la speranza della possibilità di cavarsela magari pagando l’occupazione annua (?) ad un assatanato Ufficio tributi che incassa il canone(?) da un “abusivo”, e grazie alla disponibilità – da parte dei politici –  a chiudere un occhio a fronte di  fedeltà politica.
Poi ti arriva una mareggiata e scoperchia la pentola…. questo modo di amministrare e di farsi  amministrare. Partono le ordinanze…. E quelle dei dieci anni precedenti ? Nessuno si era accorto di nulla ? Omissione in atti di ufficio ?
In fondo è quello che è successo per anni a Ricadi per i chioschi finiti sotto la lente d’ingrandimento della Bindi.
Dopo anni di “far finta di niente da una parte e dall’altra” di “abusi temporali” e di “omissioni perenni”….. un clamore a livello nazionale anzi internazionale.
Ma davvero ci vuole l’intervento dello Stato per far rispettare i termini concessori per la pedana di un bar o per un lido che non adempie le scadenze temporali della concessione ? e l’antimafia qui, cosa c’entra ???? Siamo soltanto dei  disobbedienti incalliti … incivili e asociali da vergogna in assenza di un comportamento collaborativo e disponibile da parte di una Amministrazione Comunale spesso incapace  e inadeguata !!!
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AL LUPO…..AL LUPO !!!!

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articquotUn intervento urgente e straordinario richiesto in via straordinaria per il litorale di Tropea dal consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori ….. e meno male !
… per
Tropea, notoriamente la realtà più importante della Calabria.. una cittadina che fa da traino ad una buona parte del turismo Calabrese e a quello vibonese in modo particolare”
..E meno male !!, continuiamo a pensare ,… che Tropea sia così importante in ambito regionale…. e nazionale.
Ma allora perché attendere “ l’esito … i danneggiamenti da violente mareggiate… perché si imponga un immediato, urgente e straordinario intervento “??
Perché la cura, l’attenzione e la gestione ordinaria di un territorio così  importante per l’economia di una zona, di una Regione sono assolutamente trascurate e sottovalutate per anni ed anni e si grida “ al lupo .. al lupo” quando il danno è fatto.
Un territorio di appena 3,59 Km quadrati con solo due Km di costa che non si riescono a proteggere dalle mareggiate invernali che non sono affatto avvenimenti così eccezionali.
Inoltre, a causa degli approssimativi quanto parziali interventi negli anni, si sono verificate variazioni notevoli quanto a profondità e distribuzione di spiaggia e di sabbia.  Alcune zone si sono avvantaggiate a danno di altre (la maggior parte) , dove il mare è avanzato in modo impressionante.
E qui non si parla di soltanto di lidi e stabilimenti balneari penalizzati ma… alla lunga, della sicurezza dell’intera Rupe e della città tutta di Tropea.
Una cosa sono gli appelli per eventi drammatici, eccezionali  e inevitabili come il sisma nel centro Italia ed un’altra è quella di dover attendere supinamente gli esiti di trascuratezza, cattiva politica, spreco di risorse pubbliche (come quello del  ripascimento della costa di questi ultimi sei anni), inadeguata professionalità  che non riesce a difendere, da decenni , soltanto due preziosi kilometri della tanto celebrata “COSTA degli DEI”.
Ma almeno il Consigliere Regionale Giuseppe Mangialavori  ha fatto sentire la sua voce!!!

https://www.facebook.com/seasports.capovaticano/videos/1051391928323330/

 

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DAGLI SCIOGLIMENTI QUADRO PREOCCUPANTE

DAGLI SCIOGLIMENTI QUADRO PREOCCUPANTE
comune-nicotera...così titolava lunedì 5 Francesco Tripaldi  sul Quotidiano   ed ancora…
NICOTERA. Nel corso del tempo però poco o nulla  è cambiato.Pochi agenti come i soldi sul fronte della sicurezza. E il Comune appare in costante confusione.
Non si può non condividere quanto contenuto nell’articolo a cominciare       …“ dalla sorta di  doppio binario” nella lotta alla ‘ndrangheta: dal lato penale , quotidianamente, una verità processuale sull’ incontrastata egemonia del clan Mancuso sulla città. Dal lato amministrativo una sequela di scioglimenti.tricolore
Quindi l’istituto dello scioglimento per infiltrazioni mafiose è utilizzato per sottrarre l’ENTE all’egida – anche solo presunta  o potenziale – del crimine organizzato. Di fatto la macchina amministrativa resta intonsa… . nessuna responsabilità per alcuno… in maniera piuttosto vaga il politico di turno indicato ex post soggetto ad infiltrazioni…  Non è dato saper se l’Amministrazione abbia tenuto un comportamento omissivo o commissivo, se ci ha messo del suo o gli è stato imposto oppure entrambe le cose ?   Le due prime esperienze (Adilardi e Reggio) delineano un quadro estremamente preoccupante. Ma tutto è rimasto come prima … presidi di sicurezza e dotazione amministrativa dell’Ente… Un Comune allo sbando con o senza Terne Commissariali, con circa otto milioni di euro di tasse spariti anche sotto gli occhi dei Commissari prefettizi ?.. la seconda terna per precisione…con responsabilità da accertare anche sotto il profilo processuale.catturanico60anni
I provvedimenti prefettizi … mere fotografie (pure datate) della situazione,  i soliti attentati ai sindaci non è dato sapere se di facciata , di esortazione, di avvertimento o per rammentare gli accordi…. visto che poi si prefigura collusione. Scioglimenti che arrivano in ritardo … per un elicottero nel centro del paese o per un tuffo di capodanno a mare. E poi si scopre che esistono intercettazioni da anni…. nessun tempestivo intervento che i reati commessi, di volta in volta,  avrebbero richiesto.
NICOTERA, senza scomodare glorie di antica civiltà, sessant’anni fa si candidava quale centro mondiale della dieta mediterranea grazie alle ricerche dello studioso americano Ancel  Keys, NICOTERA Marina con  i suoi sei Km di bellissima spiaggia dorata che accoglieva “i bagnanti” dei paesi del circondario nei primi autentici B&B della storia.  Uno dei primi VALTUR – Club Med d’Italia, uno dei primi lidi-discoteca (Medameo) dell’attuale “Costa degli Dei”.
panornicotera
“In verità a Nicotera quel mare non brilla più, non è cristallino ci immergiamo ormai in una specie di melma ed i medici oggi sono costretti a dire, mettendoci in guardia: “Questa estate non portate il bambino al mare, perché è inquinato”. A causa delle scelte politiche dissennate di chi a vari livelli governa questa regione e sulle quali i cittadini dovrebbero esprimere un giudizio severo, i nostri bagni al mare oramai si dividono in quelli fatti in giorni in cui la sporcizia non si vede e quelli immaginati, quando mestamente rinunciamo.  Mare, mare…qui non viene mai nessuno a farci compagnia… In memoria di una Nicotera morta e sepolta! ( Enza Dell’Acqua)
Nel periodo più delicato dello sviluppo turistico di élite per tutta la Zona, da Nicotera appunto a Briatico (appunto !!) passando per Tropea, le Autorità si sono fatte sopravanzare  dalla ‘ndrangheta che si è impadronita del territorio, inizialmente con le estorsioni  e con il “pizzo” alle attività produttive, poi con l’usura affinando man mano le strategie con le “partecipazioni occulte” (mica tanto), con “l’esproprio” , con i “prestanome” e ancora con società di diritto estero.
Quindi non solo (come conclude l’articolo di
Francesco Tripaldi) .. “ci si dovrebbe interrogare perché certi percorsi amministrativi, come certe carriere, non vengano tempestivamente fermate. Così come la cosidetta “zona grigia” – in tutto il Vibonese – rimane impermeabile a qualsivoglia accertamento. Intanto i medamei passano tutti per mafiosi … (ma anche mezza Calabria) con buona pace di Leonardo Sciascia e del buon vecchio diritto penale.

 

 

 

 

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QUANDO BERLUSCONI VOLEVA CAMBIARE LA COSTITUZIONE

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Solo gli stupidi non cambiano mai opinione.
I Politici, in genere, sono mediamente intelligenti ma quelli del PD molto spesso esagerano…sono dei veri geni. Basta guardare questo video e trarre le conclusioni.
Gli Italiani avranno memoria corta, ma di certo non sono completamente rincoglioniti. Comunque, prudenzialmente, agli INDECISI  consigliamo…..

..guardatevi  ‘sto video!!

Ogni commento é  superfluo !!Ma il Pericolo è grande :renzi-2-675

 

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NICOTERA …e 3

15109586_10209754552332208_6923822395901660260_nicoteraNICOTERA … e 3!!!
“……Si attende ora di conoscere quali sono state le motivazioni che hanno indotto il Governo a commissariare il comune costiero, a cosa si riferiscano, nella fattispecie, i “gravi” condizionamenti criminali alla base di uno scioglimento, il terzo in dieci anni, che mortifica una cittadina che pare non riesca ad emanciparsi dall’influenza ormai invalidante e pervasiva della criminalità organizzata..…….” Così scrive, tra l’altro, ENZA DELL’ACQUA.

Sta di fatto che alla data odierna, con lo scioglimento di cui al provvedimento del Consiglio dei Ministri del 24 novembre scorso, NICOTERA ha raggiunto in cima alla classifica dei “Comuni più sciolti d’Italia” il Comune di San Ferdinando (RC) e Casapasenna (CE) con numero tre provvedimenti e precisamente :
NICOTERA -VV- (2005, 2010 e 2016), SAN FERDINANDO -RC- (1992, 2009 e 2014) in Calabria e CASAPASENNA – CE- (1991,1996 e 2012) in Campania.
“Dal 2005 al 2016, in poco più di dieci anni, la casa municipale nicoterese ha visto un via vai di commissioni di accesso agli atti, commissari prefettizi, carabinieri e finanzieri intenti a reperire atti, delibere, determine … I commissari antimafia, per come la legge in oggetto è stata concepita, dovrebbero svolgere anche un ruolo etico in seno a una comunità, o per meglio dire, “educativo”, cioè aiutare un comune, e la cittadinanza, a trovare la via delle legalità…
“…Lo sfondo del quadro è paradossale: istituzioni che faticano a dare risposte certe ai cittadini, che d’altra parte, le risposte paiono non cercarle, incapaci come sono di ribellarsi alla mafia ma anche all’inefficienza di certe azioni dello Stato….”
Così conclude amaramente l’articolo e i tre scioglimenti in successione sembrano avvalorare questa conclusione. In fondo a votare e scegliere chi li governerà sono i cittadini e.. “in un paese piccolo…dove si conoscono tutti”… si tratta solo di non cercarle… le risposte?
Continuando a nascondere la testa sotto la sabbia e a far finta che la colpa sia soltanto della malavita organizzata (che, istituzionalmente, ha l’obbiettivo di delinquere), siamo certi che tutte le altre parti in causa facciano tutto, fino in fondo, applicando drasticamente tutte le misure idonee a risanare le Amministrazioni ed il Territorio?
Altrimenti avrebbe ragione il parroco di San Luca che ha dichiarato che….. “qui di un Sindaco non se ne sente proprio il bisogno. Meglio rimanere con i Commissari!!” Un fallimento per tutti : Cittadini, Politica, Autorità…..
Con NICOTERA salgono, dal 1991 ad oggi,  ad 88 i  provvedimenti di scioglimento dei Comuni  in Calabria, seconda soltanto alla Campania (99) e seguita dalla Sicilia (68).
Classifica per Provincia :
RC   53,   VV   19,  CZ   9, KR   4.   CS    3

 

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