CLIMA POLITICO AVVELENATO ?
E’ vero…per condannare un atto di violenza non è necessario conoscere i motivi che lo hanno generato… è da condannare e basta.
Due commenti su
“La violenza verbale e fisica, su cose e persone non deve subire sconti. Mai!” (S.C.)
“Non si può in alcun modo giustificare un atto di brutalità ed è necessaria un’espressa chiara e ferma condanna del grave e inconsulto gesto di inciviltà compiuto” L’azione è oltraggiosa e offensiva per tutti i Tropeani, vicini e lontani. (S.M.)
Alle 23.50 del 19 settembre scorso ci troviamo a leggere un post de Il Vibonese …. non riuscendo a capacitarci come, un fatto del genere, fosse potuto accadere a Tropea tra il candidato sindaco Nino Macrì e un “aspirante assessore di una lista avversaria. L’articolo non riportava il nome del presunto colpevole e lasciava intravedere quasi un’aggressione a mano armata. Il mattino successivo gli aggiornamenti sui media ci fornivano un resoconto più completo e dettagliato di come si fossero realmente svolti i fatti e sui protagonisti della lite, Nino Macrì e Michele La Torre, entrambi di Destra ma diversamente schierati in occasione delle prossime elezioni comunali, i quali – naturalmente – si conoscono da una vita.
In serata avevamo ricevuto tutte le informazioni e notizie sui retroscena. Appare che da circa una quindicina di giorni, di dialoghi molto meno accesi, tra i due protagonisti, ce ne siano stati diversi.
In sintesi Michele aveva ripetutamente richiesto a Nino di evitare di insistere a proporre, alla propria nipote, di entrare nella lista Forza Tropea … chiaramente concorrente della sua.. appunto zio della ragazza.
C’è da precisare che Greta, questo è il nome della “ragazza-candidata contesa”, nelle scorse elezioni aveva fatto già parte nella lista di Nino Macri…. ma ….obiettava Michele a quell’epoca …lui non era coinvolto nella corsa a palazzo Sant’Anna.
Ed è così, che la sera della lite, nello studio di Nino Macrì si teneva la solita riunione di aggiornamento e ragguaglio sulla “campagna acquisti” e, proprio quella sera, Nino annunciava – tra il misterioso e il gongolante – l’acquisizione quasi conclusa di un’altra componente femminile della squadra.. ma ne aveva voluto tenere segreto il nominativo.
La riunione si scioglie, forse prima del solito perché c’era la Champions, e Macrì scende giù in strada dove lo attende Michele La Torre.
Inizia un dialogo che verosimilmente, sfocia prima in una discussione e poi in un alterco dai toni accesi .
A quel punto Macrì si sarebbe sottratto alla discussione dichiarando di volersi recare a sporgere denunzia ed è lì che La Torre si sarebbe recato in macchina, avrebbe preso un’ascia e si sarebbe dedicato alla quasi distruzione dello scooter, incustodito, di Nino Macrì. Il 22 settembre, a mezzogiorno, le liste presentate sono state quattro. Avrebbero dovuto essere tre… ma ad un certo punto erano diventate sei, poi ancora quattro, poi tre, ancora due…tre e finalmente quattro…un quarto d’ora prima delle 12 dell’ultimo giorno utile. Con L’Andolina che sino alla sera del 21 si era offerto di entrare in altra lista… ma poi … i suoi l’avevano tirato per le lunghe… per la quantificazione delle poltrone… fino a fare una richiesta esagerata e inaccettabile.
E così, fino a alle 11 del 22 set, quando c’è stata persino l’acquisizione di un ultimo candidato, l’Andolina non era sicuri dell’entrata in lizza.
Alla fine ?…quattro aspiranti Sindaci e 48 aspiranti Consiglieri.
Si l’abbiamo detto tutto di un fiato ma le cose sono andate anche più rocambolescamente….. un Bignami di “politicamente scorretto”
La scelta responsabile ora passa ai cittadini Tropeani.
Quali criteri seguiranno … è nella mente di Dio, certamente se le idee saranno confuse e ballerine come sono state le alleanze trasversali palesi ma anche segrete fino a pochi giorni orsono e le manovre e i passaggi da una lista all’altra all’insegna “chi offre di più” …… ci sarà da stare allegri. Si perché o la pretesa di una assessorato o la promessa di un posto di lavoro sembra che siano la “moneta di scambio” più usuale in queste occasioni.
E non si può certo negare che questi movimenti sotterranei, depistaggi, aggiotaggi elettorali con discese in campo – anche se non in prima persona – di componenti di una maggioranza appena disciolta… ma anche di gruppi di opposizione… non abbiano influito a creare un clima torbido e nervoso sulla campagna elettorale che qualcuno indica come cruciale per la ripresa o per il definitivo scivolone dell’immagine e dell’economia della città… che meriterebbe ben altra dedizione e competenza da parte di chi scalcia tanto per ottenerne la guida politica.
Ritornando al brutto episodio della lite, c’è chi ha scommesso, già nell’ immediato ….., …l’episodio avrebbe potuto giovare o meno all’aggredito rispetto alle altre formazioni……troppo banale…. Anche se Macrì, nella sua prima dichiarazione ai media aveva escluso che all’origine della lite ci fossero stati problemi elettorali e… “generosamente”, aveva addebitato ad un’improvvisa ridotta “capacità di intendere e di volere” l’atto pur violento di Michele La Torre…
Sta di fatto che… la denunzia è stata presentata per cui La Torre – come riporta la stampa – rischia su tre punti : “Denunciato il dottore Michelangelo La Torre per minaccia e danneggiamento ai danni del candidato a sindaco Giovanni
Il dr La Torre, poco più di un anno fa, ha avuto il coraggio di rilasciare una intervista affatto morbida sulla situazione dei pubblici esercizi di Tropea, una dichiarazione che nessun altro suo collega o cittadino aveva mai fatto, in una Tropea con il commissariamento in essere , per un settore in cui l’illegalità regna sovrana da anni. Non riusciva .. praticamente a svolgere il proprio lavoro – peraltro sollecitato nel decreto di scioglimento – per il lassismo dei politici e la connivenza della macchina comunale. Conoscendolo un po’ e non apparendoci il tipo da testimone di giustizia … gli sarà… costata molto. L’insistenza di Macrì, a parte il considerarla o meno una mancanza di tatto nei suoi confronti , non avrebbe certo giovato all’equilibrio dei rapporti con il gruppo familiare della propria consorte ……. sarebbe stata un’altra scocciatura la candidatura di Greta nella lista concorrente di Nino Macrì…. il quale – peraltro – questo tipo di dolorose problematiche familiari, le ha attraversate per la sua attività politica e neanche tanto tempo fa.
Lui che avrebbe potuto e dovuto essere il Delfino dello zio – Gaetano Vallone – figura emblematica della politica tropeana – scomparso poco più di tre anni fa. E non sono state forse le discordanti scelte politiche e di campo che hanno tracciato un solco doloroso e profondo nei rapporti con lo zio e tutto il suo nucleo familiare ?
Non si sarà verificato un episodio con le caratteristiche di quanto avvenuto con La Torre… ma c’è stato anche di più , in Comune, sui media e sui muri della città con il famoso “ecce homo” e se non ricordiamo male ..anche con una sua denunzia per diffamazione. Inoltre, Michele La Torre voleva scendere in campo con la speranza di poter rimediare in prima persona allo sfascio in cui versa l’Amministrazione di Tropea riguardo al settore sanitario.. dall’ acqua non potabile persino in Ospedale, alle fognature, alla depurazione, alle norme che riguardano i pubblici esercizi……
Non avrebbe voluto che a governare la città tornassero le stesse figure che – tra maggioranza e opposizione – (mica tanto opposizione) appariva stessero utilizzando la lista di Macrì come Cavallo di Troia per rientrare e che lui… indirettamente – aveva considerato corresponsabili al momento della sua denuncia sui Media.
Un rigurgito di giovanile impulsività gli ha interrotto il percorso.
E’ il modo scorretto di fare e accettare questa politica nelle nostre zone che avvelena l’aria e il clima nella società, rendendo possibili deplorevoli episodi, per i quali nessuno può ragionevolmente tirarsi fuori dalle responsabilità. Il balletto dei cosiddetti “grandi elettori” anche questa volta ha dato spettacolo… ma tutto ovviamente per il bene della città.