Ieri pomeriggio siamo stati coinvolti in un dibattito su FB che si protraeva da diverse ore e che vedeva come principali protagonisti uno dei Consiglieri dissidenti ed un giovane imprenditore di Tropea. Lo scontro, perché di un vero scontro si è trattato, è partito da un avviso lanciato alla comunità Tropeana :
Si sviluppa così un dibattito sulla potabilità dell’acqua di Tropea. Eccone uno stralcio:
Interrompiamo anche perché i toni si infiammano e comunque queste poche battute permettono già di trarre utili conclusioni .
Il rapporto confidenziale tra i due contendenti inoltre consente, a parte qualche epiteto provocatorio, un approfondimento che non ci sarebbe stato tra due estranei, e così…. , ogni tanto, non é vero che ” IL SILENZIO E’ D’ORO”
1 _ Da una parte il difensore d’ufficio (anche per deformazione professionale) dell’operato dell’Amministrazione Rodolico che continua a contraddirsi parlando di problemi finanziari che giustificherebbero qualsiasi mancata realizzazione …. certo per qualsiasi cosa servono i soldi…. (dando così ragione alla Lorenzo).
Ma, fondamentalmente, Sandro D’Agostino ha chiarito il modo di far politica della maggior parte degli amministratori nostrani e non. Solo che lui, alla fine qualcosa ammette . Dagli altri omertoso, supponente atteggiamento.
Comunque da parte di tutti gli amministratori, i cittadini assumono la veste di CONTROPARTE.
2 _Dall’altra parte, un cittadino, a ragione insoddisfatto delle risposte in legal/burocratese , che comincia a provocare alla “Marco Travaglio”
Per non dilungarci parliamo soltanto di acqua potabile, argomento del dibattito.
INNANZITUTTO sul concetto di RESPONSABILITA’ – Una responsabilità puramente formale, per la quale il “bravo amministratore” deve soltanto preoccuparsi di pararsi il cu.. emettendo ORDINANZE.
Ma soltanto quando …”periodicamente”…. vengono fatte le analisi interne ed i risultati sono negativi.
E un altro interessante dogma burocratese : in assenza di ORDINANZA del SINDACO l’acqua è da intendersi POTABILE. Raccontalo alle mamme di famiglia.
Nelle condizioni in cui si trovano gli impianti, le analisi bisognerebbe farle ogni giorno, visto che non c’è la possibilità di fare “ il costoso investimento” per i macchinari che disinfettano” …come ammette lui stesso.
D’altronde sempre per soldi, i pozzi per cui l’anno scorso di questi tempi sono stati affidati gli incarichi di indagine, ancora non sono stati realizzati, neanche forse individuati. Ma se soltanto da quattro giorni abbiamo un fontaniere , in via straordinaria !!!
Noi siamo ancora più arretrati
E poi non bisogna allarmare troppo la popolazione perché è vero che le ordinanze di non potabilità sono state emesse ma è un po difficile farle rispettare.
Per le abitazioni i problemi sono a carico del capofamiglia che, potendo, spenderà tre quattromila euro di palliative soluzioni di macchinette potabilizzatrici, ma per i pubblici esercizi bar, ristoranti, pizzerie, i laboratori in genere , i panifici che soluzione può mai proporre il SINDACO RODOLICO e la sua Giunta? NESSUNA : ufficialmente sono fuori legge.
Avevamo richiesto “un riepilogo delle ordinanze di non potabilità” per eliminare qualsiasi dubbio ai cittadini ma non credo ci sia questa intenzione. E poi c’è l’argomento Sorical : la Sorical rifornisce il Comune che diventa responsabile dell’acqua che poi ridistribuice e fattura. Ma l’acqua inquinata della Sorical, dove va? Altrimenti che differenza fa, il Campo di sotto, la Marina, il Carmine, l’Ospedale.
Ancora una volta : da una parte cittadini che non possono che rivolgersi agli Amministratori da loro eletti ed a cui hanno affidato il proprio benessere, il proprio futuro e quello dei propri figli. Dall’altra chi ha accesamente lottato contro altri candidati per farsi eleggere, promettendo di tutto di più. Una volta eletti hanno persino giurato di ben amministrare.
Chi si candida non ha la più pallida idea dei problemi che lo attendono e che si è impegnato a risolvere senza averne la professionalità, gareggiando contro altri aspiranti amministratori.
L’attenuante della non consapevolezza dell’entità dei problemi, comunque, sarebbe compensata dal vizio di leggerezza e irresponsabilità .
Altrimenti ci sarebbe la presunzione di saper amministrare pur conoscendo il contesto in cui si andrà ad operare.
Dopo anni ed anni di non governo, di tirare a campare perché tanto abbiamo il sole ed il mare… e “qui devono venire !!!”,
Se non hai ”le palle” per cambiare le cose,è meglio stare a casa…. che vi stiate a casa.
Di “palle” non se ne sono viste, di “balle” tante.