VAI AVANTI TU . . . . . .
Qualche giorno fa ci è stato notificato avviso di querela per diffamazione da parte della Porto di Tropea SpA. Anche per questo episodio intendiamo ringraziare il Comune di Tropea che ha già resa possibile un’altra denunzia originata dal comportamento artatamente provocatorio del Responsabile dell’Area Tecnica.
Stranamente, si fa per dire, i due episodi sono strettamente correlati, così come gli attori di questa farsa.
In effetti ci avevano avvisato che, anche in Comune, stava immaginando di affidare incarico ad un legale per ravvisare se , nelle nostre note, si intravedessero gli estremi di una denunzia per diffamazione. Non ci resta, eventualmente,che attendere … non c’è due senza tre , anche perché si ricomporrebbero le parti : Il Comune, l’Area Tecnica e la PORTO SpA.
Da parte nostra non abbiamo mai inteso perseguire lo strumento della denunzia perché siamo convinti che, prima di adire le vie legali, ci sia il diritto di essere ascoltati dalla Pubblica Amministrazione con cui si interagisce e dalla quale si dovrebbe ottenere un comportamento lineare, trasparente e una parità di trattamento .
Il Comune, invece, ha dato, da subito, la possibilità alla società di gestione di continuare a fare il proprio comodo tramite i buoni servigi del Responsabile dell’Area Tecnica.
Per un anno dall’insediamento non ha “preso conto” del comportamento della SPA .
E questo è un dato ufficialmente ammesso in Consiglio Comunale del 15 maggio 2015 durante il quale D’Agostino si è assunto la responsabilità di ave suggerito al Sindaco di “soprassedere”, ma senza spiegare né il perché e neanche a che cosa soprassedere
Dopo una manifestazione da parte del Sindaco, sollecitata da Romano, di voler rendersi conto della situazione, non c’è stato alcun seguito e nessun altro accenno, neanche per finta.
Solo e sempre istigazione a denunziare, tipo : “ vai avanti tu …. che a me scappa da ridere….” .
In effetti c’è ben poco da ridere. E’ assurdo, che chi si è fatto eleggere a rappresentare una comunità, mandi avanti il cittadino per risolvere i problemi di una pessima amministrazione. E a scontrarsi con interessi occulti e neanche tanto. E fa male che motivo dell’inerzia sia proprio questo .
Così, convinti della propria impunità, neanche per sogno censurati dall’Amministrazione, sia l’arch. Grande che il Procuratore / Factotum della Porto di Tropea SpA , custodi di tanti segreti dalla costituzione, al primo presidente, al secondo presidente, memoria storica e trait-d’union con l’ultima “fase di gestione”, hanno deciso di interpretare, loro , il ruolo di “parti offese”.
Per resistere utilizzeremo qualche faldone di documenti che contribuiranno a fare luce sull’argomento Porto in tutti i suoi aspetti, anche inediti. E non ci dicano che siamo stati noi a cominciare !!
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