L’episodio dell’autobomba che, il 9 aprile scorso, ha ucciso un giovane informatore scientifico e ferito gravemente il padre, è accaduto in pieno giorno in un piccolo centro della Calabria noto a molti per essere la patria di una delle più potenti “famiglie” della ‘ndrangheta calabrese. In quelle stesse ore si erano concluse alcune importanti operazioni della Dda di Catanzaro ed il Procuratore Gratteri dichiarava la sua soddisfazione.
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Poi, quello che era sembrato un tragico incidente…. lo scoppio dell’autovettura attribuibile ad un difetto dell’impianto a metano ….si rivelava nella sua brutale violenza… alle prime indagini delle forze dell’ordine intervenute : una bomba sotto la macchina che aveva provocato la morte immediata del giovane con successivo violento incendio ed il grave ferimento dell’anziano genitore.
L’analisi delle ultime 24/36 ore:
- al netto dell’episodio mortale dell’autobomba che ha colpito la famiglia Vinci.
- Ignoti hanno danneggiato il monumento che a Soriano Calabro ricorda l’omicidio di Filippo Ceravolo, il 19enne che nel 2012 fu ucciso per errore in un agguato.
- Sette persone, tra le quali due donne, e fermate dagli uomini della Squadra mobile di Vibo Valentia e del Commissariato di Serra San Bruno, con il supporto del Servizio centrale operativo di Roma e del Reparto prevenzione crimine di Vibo Valentia, in esecuzione di un decreto di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro .
Tutto accaduto nel giro di poche ore. In corso una sfida il cui esito disegnerà il futuro del Vibonese …. in bilico fra la legge e la criminalità… “riprenderselo” significa comunque ammettere che oggi è sotto il controllo di un’altra entità. C’è dunque da rovesciare la realtà. Serviranno studi, impegno, sacrifici, collaborazione, coraggio ed azioni. Adesso si capirà davvero che società siamo e in che Stato viviamo.
In questo clima di ben poca serenità, il 12 aprile scorso, ai microfoni di “La Radio ne parla” RAI Rai 1, un approfondimento sull’episodio di Limbadi con l’intervento della madre del giovane ucciso Rosaria Scapulla, del Procuratore Gratteri e del sindaco di Polistena Michele Tripodi. Clicca per l’audio
«La gente non si fida perché negli anni molti di noi e delle forze dell’ordine non sono stati degni di essere uomini delle istituzioni. La ‘ndrangheta sta sul territorio, la politica no. Si fa vedere solo 20 giorni prima del voto. E invece la politica dovrebbe avere il coraggio e la libertà di creare un sistema giudiziario proporzionato alla gravità della situazione italiana. Quindi cambiare le regole del gioco al punto che non dovrebbe essere più conveniente delinquere». … ha commentato, tra l’altro, il Procuratore Gratteri.
Concetti-denunce ampiamente condivisi da chi lo segue da tempo e da chi ha potuto, amaramente, verificarne la corrispondenza con la realtà.
Puè capitare che non tutti condividano l’immediatezza e la spontaneità del Procuratore Gratteri …. dei concetti spesso espressi a caldo sotto la pressione di avvenimenti convulsi, dopo una preparazione di mesi se non di anni di lavoro e tanto più di fronte al contemporaneo episodio, quello dell’autobomba fatta esplodere in pieno giorno, in un territorio attenzionato come quello di Limbadi.
Primo comune in Italia sciolto nel 1983 dal Presidente Sandro Pertini , il quale era stato appena messo a conoscenza che al secondo posto fra gli eletti al Consiglio Comunale figurava Francesco (Ciccio)MANCUSO (cl. 1929) , patriarca e fondatore dell’omonimo Clan.
All’epoca ancora non esisteva una legge per lo scioglimento degli enti locali ma PERTINI lo sciolse.. “d’autorità per motivi di ordine pubblico per non far perdere quella credibilità e quel prestigio che un Comune deve sempre mantenere”….
Concetti di altri tempi e di ben altro valore….. del Presidente più amato dagli Italiani…… concetti indirettamente contestati da buonisti e super garantisti dell’ultima ora… disturbati da “un’iperattività” del Procuratore Gratteri… più che altro dalla “eccessiva loquacità seguita da ben pochi risultati”… accusandolo di “denunciare troppo apertamente dei reati e/o delle circostanze ma di non provvedervi personalmente” in toto e… magari… su tutto il territorio nazionale….
Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio parere, prendendosi la responsabilità … per lo meno…. dell’assurdità delle contraddizioni espresse nelle proprie esternazioni (una rilettura farebbe bene) per criticare l’eccessiva dedizione dimostrata da Gratteri nello svolgimento del suo lavoro e non tenendo conto dei gravi rischi a cui si espone , oltre che per la sua attività, proprio per il suo parlare franco e diretto.
Lo spunto per queste osservazioni ci viene, ultimamente, da un articolo (clicca su)
blog di protesta e denuncia che spesso consultiamo ma, che sinceramente… in questo frangente, non ci trova neanche un po’ d’accordo.
D’altronde siamo in democrazia (?) e ci può stare tutto.
Ah! dimenticavamo anche di un’accesa dissenziente, sul suo post che non commentiamo.
Rammentiamo, invece, l’elenco dei Comuni attualmente commissariati in Calabria :
Ci attendiamo dei commenti.