L’operazione Stige, che ha portato all’arresto 169 arresti in tutta Italia solo pochi giorni fa, ha gettato benzina sul fuoco su una Calabria già considerata una discarica a cielo aperto, in terra e in mare.
Secondo gli inquirenti «Tallarico faceva a Trapasso Giovanni un’importante rivelazione: sosteneva che, attraverso una delle imprese di Clarà Giuseppe, si era accaparrato alcuni lavori di smaltimento di scarti industriali e rifiuti tossici provenienti dall’Ilva di Taranto, avendo la possibilità di effettuare circa dieci o dodici viaggi giornalieri, con il materiale che sarebbe stato poi scaricato in territorio calabrese. Per questa vicenda Tallarico si era adoperato per far incontrare Clarà direttamente con Sestito Giuseppe, al fine di ottenere il placet di quest’ultimo all’esecuzione dei lavori».
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Calabria e rifiuti tossici, la storia infinita: cosa cambia denunciando? Il caso del fiume Olivo_(Noi siamo con Gratteri)
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