UNA SENTENZA DA INCORNICIARE

Pubblicato il 07/06/2017 N. 06680/2017
REG.PROV.COLL.N. 10433/2016REG.RIC
Molti addetti ai lavori  avevano previsto che sarebbe finita così. Da subito … esclusivamente basandosi sul contenuto della Relazione di accompagnamento del Ministero dell’Interno.
Persino una attenta lettura da parte di un accorto cittadino avrebbe portato alla conclusione che
non c’erano elementi che non rappresentassero un serio indice della presunta esistenza di fenomeni di infiltrazione e condizionamento mafioso”.
E invece abbiamo dovuto tirare il collo dieci mesi per leggere le conclusioni contenute nella sentenza del Tar del Lazio.
Un Organo Amministrativo che ha smontato, una per una le motivazioni contenute nella relazione, a colpi di matita rosso/blu, perché “non emergono concrete azioni di interferenza amministrativa poste in essere da appartenenti a cosche operanti nel territorio, risultando, di contro, affidata al solo rilievo delle irregolarità elencate, le quali, sia per la loro consistenza che specificità, rivelano disfunzionalità non dissimili da quelle che interessano molte amministrazioni locali; laddove le irregolarità amministrative rilevanti, ai fini dell’art. 143 TUEL, non possono consistere in meri giudizi negativi sull’attività degli amministratori locali, ovvero in elementi che non rappresentino un serio indice della presunta esistenza di fenomeni di infiltrazione e condizionamento mafioso”.
Una attività investigativa che parte dal 2010 (e quindi non riferita soltanto alla gestione Rodolico – di appena 18 mesi a cavallo del 2014/2015 –  2015 anno di arrivo della Commissione di accesso) vanificata dalle poche righe conclusive della sentenza del TAR.
Sentenza che comporta l’annullamento:
– del decreto del Presidente della Repubblica del 12 agosto 2016 di scioglimento del Consiglio comunale ;

– della relazione di accompagnamento del Ministero dell’Interno;
– della relazione del Prefetto di -OMISSIS- del 30 maggio 2016;
– del precedente decreto di sospensione del Prefetto di -OMISSIS- del 12 agosto 2016.
E’ un risultato che  determina :
–  o una rinnovata fiducia nella giustizia nel momento in cui – ad un certamente non colpevole – vengono riconosciute   le proprie ragioni nonostante gli autorevoli provvedimenti su elencati
–    o  una altrettanto rinnovato sconforto sul  malfunzionamento dei controlli sull’attività dei  Pubblici Amministratori.  Controlli di routine obbligatori sulla carta, di fatto inesistenti o tardivamente avviati in seguito ad un evento occasionale che fa scattare l’allarme. Controlli tardivi che  comportano valutazioni probabilmente vicine alla realtà ma non suffragate da prove dettagliate e proponibili in sede di giudizio.
E così finisce tutto “a tarallucci e vino”, sogghigneranno in molti….dai colpevolisti… agli avversari politici… ai semplici cittadini senza pregiudizi che saranno comunque frastornati dalle contraddizioni tra la sentenza e il provvedimento scioccante dello scioglimento dell’Amministrazione della loro città finita persino sulle riviste straniere in abbinamento al  comune di CORLEONE.
E allora, comunque, ci sarebbe da fare una grande festa per il risultato, che lava ogni macchia infamante a Politici e all’intera Città. Un impengo che il Sindaco Rodolico aveva preso nell’annunciare l’intenzione di presentare ricorso.
Sicuramente ci saranno comunicazioni tramite i media, doverose e logiche dopo un’affermazione del genere. Ci auguriamo che qualcuno non voglia strafare.
Si conosceranno anche le intenzioni sul proseguimento del mandato.
La città, ma non soltanto a causa di questo brutto periodo di “limbo” e dopo un Commissariamento straordinario che  ha dato il colpo di grazia, è nelle peggiori condizioni di sempre.
Qui non si tratta soltanto del problema di “SALVARE LA STAGIONE”.
Si potrà al massimo “metterci una pezza” e questo è obbligatorio, ma poi come si procederà?
Qlualche giorno di attesa per comprendere le intenzioni dell’Amministrazione .
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