DAGLI SCIOGLIMENTI QUADRO PREOCCUPANTE
...così titolava lunedì 5 Francesco Tripaldi sul Quotidiano ed ancora…
NICOTERA. Nel corso del tempo però poco o nulla è cambiato.Pochi agenti come i soldi sul fronte della sicurezza. E il Comune appare in costante confusione.
Non si può non condividere quanto contenuto nell’articolo a cominciare… …“ dalla sorta di doppio binario” nella lotta alla ‘ndrangheta: dal lato penale , quotidianamente, una verità processuale sull’ incontrastata egemonia del clan Mancuso sulla città. Dal lato amministrativo una sequela di scioglimenti.
Quindi l’istituto dello scioglimento per infiltrazioni mafiose è utilizzato per sottrarre l’ENTE all’egida – anche solo presunta o potenziale – del crimine organizzato. Di fatto la macchina amministrativa resta intonsa… . nessuna responsabilità per alcuno… in maniera piuttosto vaga il politico di turno indicato ex post soggetto ad infiltrazioni… Non è dato saper se l’Amministrazione abbia tenuto un comportamento omissivo o commissivo, se ci ha messo del suo o gli è stato imposto oppure entrambe le cose ? Le due prime esperienze (Adilardi e Reggio) delineano un quadro estremamente preoccupante. Ma tutto è rimasto come prima … presidi di sicurezza e dotazione amministrativa dell’Ente… Un Comune allo sbando con o senza Terne Commissariali, con circa otto milioni di euro di tasse spariti anche sotto gli occhi dei Commissari prefettizi ?.. la seconda terna per precisione…con responsabilità da accertare anche sotto il profilo processuale.
I provvedimenti prefettizi … mere fotografie (pure datate) della situazione, i soliti attentati ai sindaci non è dato sapere se di facciata , di esortazione, di avvertimento o per rammentare gli accordi…. visto che poi si prefigura collusione. Scioglimenti che arrivano in ritardo … per un elicottero nel centro del paese o per un tuffo di capodanno a mare. E poi si scopre che esistono intercettazioni da anni…. nessun tempestivo intervento che i reati commessi, di volta in volta, avrebbero richiesto.
NICOTERA, senza scomodare glorie di antica civiltà, sessant’anni fa si candidava quale centro mondiale della dieta mediterranea grazie alle ricerche dello studioso americano Ancel Keys, NICOTERA Marina con i suoi sei Km di bellissima spiaggia dorata che accoglieva “i bagnanti” dei paesi del circondario nei primi autentici B&B della storia. Uno dei primi VALTUR – Club Med d’Italia, uno dei primi lidi-discoteca (Medameo) dell’attuale “Costa degli Dei”.
“In verità a Nicotera quel mare non brilla più, non è cristallino ci immergiamo ormai in una specie di melma ed i medici oggi sono costretti a dire, mettendoci in guardia: “Questa estate non portate il bambino al mare, perché è inquinato”. A causa delle scelte politiche dissennate di chi a vari livelli governa questa regione e sulle quali i cittadini dovrebbero esprimere un giudizio severo, i nostri bagni al mare oramai si dividono in quelli fatti in giorni in cui la sporcizia non si vede e quelli immaginati, quando mestamente rinunciamo. Mare, mare…qui non viene mai nessuno a farci compagnia… In memoria di una Nicotera morta e sepolta! ( Enza Dell’Acqua)
Nel periodo più delicato dello sviluppo turistico di élite per tutta la Zona, da Nicotera appunto a Briatico (appunto !!) passando per Tropea, le Autorità si sono fatte sopravanzare dalla ‘ndrangheta che si è impadronita del territorio, inizialmente con le estorsioni e con il “pizzo” alle attività produttive, poi con l’usura affinando man mano le strategie con le “partecipazioni occulte” (mica tanto), con “l’esproprio” , con i “prestanome” e ancora con società di diritto estero.
Quindi non solo (come conclude l’articolo di Francesco Tripaldi) .. “ci si dovrebbe interrogare perché certi percorsi amministrativi, come certe carriere, non vengano tempestivamente fermate. Così come la cosidetta “zona grigia” – in tutto il Vibonese – rimane impermeabile a qualsivoglia accertamento. Intanto i medamei passano tutti per mafiosi … (ma anche mezza Calabria) … con buona pace di Leonardo Sciascia e del buon vecchio diritto penale.