Tropea 3 settembre 2016 – Ospite d’onore alla X Edizione del Premio Tropea,portato avanti con successo dall’Accademia degli Affaticati è stato il Procuratore Nicola GRATTERI , giunto alla chetichella un quarto d’ora primo dell’inizio della manifestazione.
Dopo un breve preambolo dei due giornalisti, l’ intervento del presidente ’avv. Michele Accorinti che ha espresso la propria soddisfazione per lo sviluppo negli anni del Premio, ha preso la parola il Procuratore Gratteri.
Ricollegandosi al breve cenno fatto da Michele Accorinti sulla spiacevole circostanza dello scioglimento del Consiglio Comunale, i giornalisti chiedono un parere al Procuratore che si schernisce dicendo di preferire di non commentare lo specifico provvedimento amministrativo di Tropea non avendo, peraltro, neanche approfondito il contenuto della Relazione con le motivazioni, ma poi non lesina di esprimere il suo pensiero di quelli che potrebbero essere i motivi principali dei “fallimenti” con scioglimento imposto o meno di una Giunta di un paese ci circa 5 mila abitanti, senza – precisa – voler fare riferimento particolare a questo Comune.
In un paese di circa 5mila abitanti – continua – si conoscono tutti… tutti sanno con chi hanno a che fare. Inoltre, nella formazione della lista si preferisce – come metodo di scelta dei componenti – ricorrere a parenti o amici a prescindere dalla valutazione della loro capacita di amministrare… di futuri Assessori ma con la preoccupazione – soltanto – della loro capacità di portare voti e giungere così alla vittoria.
Succede inoltre, che a pochi giorni dalle elezioni, ti prende il timore di non farcela a vincere … allora… preso dal panico, pur di vincere, sei disposto a tutto.. anche a fare patti col diavolo. E voi lo sapete.. i patti col diavolo si pagano sempre !!!
Poi – continua – c’è un altro problema : con lo scioglimento si mandano a casa solo i politici. La macchina amministrativa rimane la stessa … ed è li il problema.
Il trait-d’union con la ‘ndrangheta, con la malavita è il dirigente, funzionario.. il dipendente.
Io mando a casa il politico ed il dipendente rimane….
Occorre cambiare la legge… devo aver la possibilità di mandarlo a casa in fretta e così ripulire l’ambiente… altrimenti….
Il discorso slitta sulle droghe, sulle droghe leggere e sulla proposta della loro liberalizzazione, e lì il Procuratore si infervora.
Ho sequestrato tonnellate di droga e non lo dico per vantarmi, ma la lotta in questo specifico settore mi ha portato a conoscere molte cose. Chi afferma che la liberalizzazione delle droghe leggere è un modo per combattere la ‘ndrangheta perché ne uscirebbe danneggiata, io dico che non hanno idea di cosa dicono. La proporzione tra il costo della coca ( ad esempio) che è di 50 € al gr. contro i 4 della marjuana che oltretutto rappresenta solo il 20 % delle droghe consumate, provocherebbe danni ridicoli dal punto di vista finanziario. L’80 % del consumo di cocaina a 50 € …. quello si che sarebbe un danno….. e se si ha il coraggio liberalizziamo la cocaina… quello si che sarebbe un danno…ripete provocatoriamente.
Sempre con questa semplicità e fluidità discorsiva che fa sorridere il pubblico presente anche su argomenti seri ma di grande attualità. aggiunge …. E poi ricordate la droga é pericolosa …. Perché ti rende ricattabile….
E a noi viene in mente un altro discorso in cui affermava : politici, medici, avvocati, professionisti, dirigenti che fanno uso di stupefacenti sono a rischio di ricatto e la ‘ndrangheta ne approfitta… usa anche questo mezzo per condizionare… per inserirsi nel tessuto sociale … da amici… alla pari. Ma forse ha sempre parlato di Tropea ?
Dopo qualche altro accenno al danno che le droghe inevitabilmente producono al cervello… dalla riduzione della corteccia cerebrale da 6 a 2 mm e la critica ai Politici che con la liberalizzazione arrivano al paradosso di favorire il consumo ai minorenni (per loro il rischio è più grosso , riduce la crescita del cervello) saluta tra gli applausi e va via, alla chetichella, com’era arrivato, guidando personalmente la sua macchina (blindata) e chiedendoci – eravamo casualmente al suo fianco – se poteva, per uscire da piazza Galluppi, percorrere contromano via Pontorieri.
Gli abbiamo risposto di andare tranquillo… che non c’era comunque altra possibilità.
Grande GRATTERI !!!!….noi siamo con GRATTERI.
continua
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