Entusiasmo. Intemperanza giovanile curabile con piccole dosi di pentimento collegate a un’intensa terapia di esperienza. (Ambrose Bierce)
Ancora una volta si é avvertita l’assenza di programmazione, di responsabilità, di professionalità. Se non si é convinti di farcela, di avere tutte le carte in regola si ha il dovere di fermarsi specialmente se non si tratta di un evento privato, compleanno o festa di laurea che sia. Quando si coinvolge tutta la Comunità e la manifestazione, magari, avviene nel periodo estivo con la città piena zeppa di turisti, certi svarioni peracottari non sono ammessi.
E’ già accaduto altre volte, come in occasione della Manifestazione per i festeggiamenti dei 70 Anni della Repubblica con bandiere e luci tricolori e l’inno di Mameli. Ora, dopo la celebrazione nell’estate scorsa della “Liberazione di Tropea” (400 anni fa) , improvvisamente “si decide” di trasformare una manifestazione con ricorrenza “centenaria” in una a cadenza annuale e con tanto di locandina patriotticamente bordata tricolore.
Allora ci si é giustificati dicendo che non tutte le ciambelle vengono col buco, allora passiamo subito ai krapfen alla crema e non se ne parli più.
Non entriamo assolutamente in merito alla valenza di quel lontano episodio che ci fa pensare più alla resistenza dei nobili tropeani dell’epoca a “passare sotto un altro padrone”, piuttosto che alla vera e propria liberazione del “popolo tropeano”, magari dai Saraceni. Ma appunto, senza entrare nel merito dell’evento da commemorare, appare sicuramente esagerata la scelta di una celebrazione annuale ( 401, 402, 403, 404 … che palle !!! ) .
E poi , l’ organizzazione di un evento considerato di tale notevole rilevanza storica e aggiungiamo pure culturale che fa tanto tendenza, meritava ed abbisognava di ben altri approfondimenti, consulenze, studi, mezzi economici e quindi sponsor.
I tre amministratori che hanno deliberato un contributo dell’ultimora, non hanno potuto neanche presenziare per cause di forza maggiore, ma, d’altronde, non avevano neanche partecipato alla ricorrenza tricolore dei 70 anni. Avranno dato il loro consenso in un improvviso impeto di applicazione di parità di trattamento (un caso eccezionale) con le altre Associazioni.
Quindi, ancora una volta, a nome della città, si è compiuto un atto ufficiale, collocata una corona di alloro sotto la lapide commemorativa e si sono ringraziati i partecipanti ed il pubblico (a nome della città?). Non era forse il caso di soprassedere, verificare, confortarsi con tutte le personalità che sono state tirate per la giacchetta e pensare ad una programmazione che potesse forse, un domani, avere un seguito negli anni ma con un altro decoro ? Piuttosto che bruciarsi indecorosamente ?
Come al solito tutto lasciato in mano all’ iniziativa privata, con capitali privati – tranne qualche piccolo obolo – per cercare di “riempire di eventi” (non ha importanza la qualità) l’Estate Tropeana, senza la guida di un Assessore al Turismo competente , che abbia buon gusto e, principalmente, il senso del ridicolo…. Proprio quel che serve a Tropea.
Tanto per consolarsi : esattamente 20 anni fa, qualcuno a Vibo si era “inventato” il PALIO di DIANA, che ha avuto breve, brevissima vita.
Parliamoci chiaro, forse un fatto realmente avvenuto, sempre a seguito di un “passaggio di mano” dell’antica MONTELEONE, rappresentato esageratamente come un grande gesto di ribellione popolare contro il tiranno di turno. Eppure il Palio era un progetto voluto dalla Azienda del Turismo della città , sponsorizzata dalla Provincia e sotto l’egida della Regione Calabria. Una manifestazione imponente con rilevante impiego di uomini, di mezzi e di capitali. Riuscita molto bene. Soltanto che poi avranno tirato due conti ed avranno deciso che costava troppo e che non si poteva continuare.
Per Tropea, perché prima di “inventarsi altre iniziative”, altre eventi, fondare l’ennesima Associazione, non si pensa a perfezionare manifestazioni veramente accorsate come la popolare e coinvolgente “Tri da Cruci” che in verità andrebbe un po’ “ingentilita”, la “Festa della Madonna di Romania” , “Culture a confronto”, La Stagione Teatrale della Teramo, il “Tropea Blues Festival” , “Teli tra i cieli “ veramente da diffondere per tempo e pubblicizzare con i nuovi mezzi mediatici e solo dopo passare ad altro… senza peccare di improvvisazione e fare ammucchiate selvagge?
LINK VIDEO:
Manifestazione a Tropea 23 agosto 2016
Palio di Diana a Vibo il 7 settembre 1996
FOTO :
ENTUSIASMO o ECCITAZIONE ?
Entusiasmo. Intemperanza giovanile curabile con piccole dosi di pentimento collegate a un’intensa terapia di esperienza. (Ambrose Bierce)
Ancora una volta si é avvertita l’assenza di programmazione, di responsabilità, di professionalità. Se non si é convinti di farcela, di avere tutte le carte in regola si ha il dovere di fermarsi specialmente se non si tratta di un evento privato, compleanno o festa di laurea che sia. Quando si coinvolge tutta la Comunità e la manifestazione, magari, avviene nel periodo estivo con la città piena zeppa di turisti, certi svarioni peracottari non sono ammessi.
E’ già accaduto altre volte, come in occasione della Manifestazione per i festeggiamenti dei 70 Anni della Repubblica con bandiere e luci tricolori e l’inno di Mameli. Ora, dopo la celebrazione nell’estate scorsa della “Liberazione di Tropea” (400 anni fa) , improvvisamente “si decide” di trasformare una manifestazione con ricorrenza “centenaria” in una a cadenza annuale e con tanto di locandina patriotticamente bordata tricolore.
Allora ci si é giustificati dicendo che non tutte le ciambelle vengono col buco, allora passiamo subito ai krapfen alla crema e non se ne parli più.
Non entriamo assolutamente in merito alla valenza di quel lontano episodio che ci fa pensare più alla resistenza dei nobili tropeani dell’epoca a “passare sotto un altro padrone”, piuttosto che alla vera e propria liberazione del “popolo tropeano”, magari dai Saraceni. Ma appunto, senza entrare nel merito dell’evento da commemorare, appare sicuramente esagerata la scelta di una celebrazione annuale ( 401, 402, 403, 404 … che palle !!! ) .
E poi , l’ organizzazione di un evento considerato di tale notevole rilevanza storica e aggiungiamo pure culturale che fa tanto tendenza, meritava ed abbisognava di ben altri approfondimenti, consulenze, studi, mezzi economici e quindi sponsor.
I tre amministratori che hanno deliberato un contributo dell’ultimora, non hanno potuto neanche presenziare per cause di forza maggiore, ma, d’altronde, non avevano neanche partecipato alla ricorrenza tricolore dei 70 anni. Avranno dato il loro consenso in un improvviso impeto di applicazione di parità di trattamento (un caso eccezionale) con le altre Associazioni.
Quindi, ancora una volta, a nome della città, si è compiuto un atto ufficiale, collocata una corona di alloro sotto la lapide commemorativa e si sono ringraziati i partecipanti ed il pubblico (a nome della città?). Non era forse il caso di soprassedere, verificare, confortarsi con tutte le personalità che sono state tirate per la giacchetta e pensare ad una programmazione che potesse forse, un domani, avere un seguito negli anni ma con un altro decoro ? Piuttosto che bruciarsi indecorosamente ?
Come al solito tutto lasciato in mano all’ iniziativa privata, con capitali privati – tranne qualche piccolo obolo – per cercare di “riempire di eventi” (non ha importanza la qualità) l’Estate Tropeana, senza la guida di un Assessore al Turismo competente , che abbia buon gusto e, principalmente, il senso del ridicolo…. Proprio quel che serve a Tropea.
Tanto per consolarsi : esattamente 20 anni fa, qualcuno a Vibo si era “inventato” il PALIO di DIANA, che ha avuto breve, brevissima vita.
Parliamoci chiaro, forse un fatto realmente avvenuto, sempre a seguito di un “passaggio di mano” dell’antica MONTELEONE, rappresentato esageratamente come un grande gesto di ribellione popolare contro il tiranno di turno. Eppure il Palio era un progetto voluto dalla Azienda del Turismo della città , sponsorizzata dalla Provincia e sotto l’egida della Regione Calabria. Una manifestazione imponente con rilevante impiego di uomini, di mezzi e di capitali. Riuscita molto bene. Soltanto che poi avranno tirato due conti ed avranno deciso che costava troppo e che non si poteva continuare.
Per Tropea, perché prima di “inventarsi altre iniziative”, altre eventi, fondare l’ennesima Associazione, non si pensa a perfezionare manifestazioni veramente accorsate come la popolare e coinvolgente “Tri da Cruci” che in verità andrebbe un po’ “ingentilita”, la “Festa della Madonna di Romania” , “Culture a confronto”, La Stagione Teatrale della Teramo, il “Tropea Blues Festival” , “Teli tra i cieli “ veramente da diffondere per tempo e pubblicizzare con i nuovi mezzi mediatici e solo dopo passare ad altro… senza peccare di improvvisazione e fare ammucchiate selvagge?
LINK VIDEO:
Manifestazione a Tropea 23 agosto 2016
Palio di Diana a Vibo il 7 settembre 1996
FOTO :