Anche ieri, 17 agosto, improvvisamente, il mare delle Roccette si è “sporcato”. Sta avvenendo quasi ogni giorno, normalmente nella tarda mattinata, prime ore del pomeriggio. Sono evidenti “chiazze di sporco” che svaniscono più o meno rapidamente a seconda delle correnti, ma soltanto dopo aver “rovinato la giornata dei bagnanti”. Naturalmente il fenomeno interessa tutte le spiagge di Tropea, in alcune lo sporco si sofferma di più per la conformazione della costa. Non è sempre vero che lo sporco arrivi da altri comuni, quelli descritti sono fenomeni locali che riguardano le fogne della città. Quindi sarebbe relativamente facile identificare l’origine e la responsabilità.
“Dietro il problema delle acque sporche nel mare calabrese c’è l’ignoranza, l’incuria e la malafede di chi è preposto a controllare i depuratori, i fiumi, i torrenti, e mi riferisco a forze dell’ordine ed enti che non hanno né la sensibilità, l’educazione né la cultura del rispetto della natura e dell’ambiente, poiché non capiscono che non avendo industrie, l’unico inquinamento è quello dei depuratori”.
Sono queste le dichiarazioni del Procuratore di Catanzaro al tg3 Calabria, “Basterebbe far funzionare quei quattro depuratori che ci sono e avremmo il mare sempre pulito”. Non esistono altri tipi di inquinamento, raramente vi sono tipi di inquinamento industriale. Il non essere in grado in Calabria di far funzionare gli impianti di depurazione è una cosa grave, soprattutto con quello che costa l’organizzazione è tutto ciò che vi è intorno al depuratore. Noi per quanto riguarda la procura di Catanzaro, – conclude Gratteri – in questi giorni abbiamo sensibilizzato le forze dell’ordine, in particolare il corpo forestale dello stato e le capitanerie di porto. Stiamo cercando di fare la nostra parte, perché siamo persone che hanno rispetto per l’ambiente e la natura.”
Da parte nostra, per Tropea, ci auguriamo che i Commissari Prefettizi riescano a smuovere dall’inerzia e dall’apatia l’intero Uffico Tecnico Comunale. Gli addetti ai lavori conoscono perfettamente le vere cause di questi malfunzionamenti che tanto danno procurano alla salute dei bagnanti, all’immagine e all’economia della città.
MARE INQUINATO o MARE SPORCO ?
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Quanto asserisce il procuratore Gratteri è una realtà amara. Ho un figlio che gira il mondo parlando di ecologia e disinquinamento ambientale. Lavora stabilmente presso l’istat e collabora a riviste del genere.