Nei giorni scorsi abbiamo segnalato lavori al Porto che non ci convincevano. Stamani, di buonora , notiamo che il Gazebo, la struttura su cui si trascina da anni un braccio di ferro tra un operatore e la Porto di Tropea SpA era avvolto da un nastro. Due anni orsono, la struttura era stata oggetto di sequestro da parte della Guardia Costiera per lavori non autorizzati in territorio demaniale. Il Comune, a tutto ieri, aveva risposto di aver dato mandato ad un tecnico comunale, al Comandante (crediamo della P.M.) e ad un altro operatore di verificare. Non possiamo sapere, (è sabato e gli Uffici sono chiusi,) di chi sia stato l’intervento. Certo é che continuano i lavori all’interno della struttura demaniale in muratura , pare abusivamente, in assenza di autorizzazione specifica trattandosi di lavori che modificano con abbattimento di pareti e ridistribuzione di spazi anche dal punto di vista della destinazione d’uso. Pare, perchè il Comune dopo 12 giorni, non ha ancora completato gli accertamenti.
La PORTO di TROPEA SpA, non é nuova a queste “licenze”, di fare un po’ a modo suo senza rispettare regole . Infrazioni che commesse in recidiva da un Concessionario di beni demaniali, porterebbero alla decadenza della concessione. Anzichè dedicarsi ai lavori abusivi potrebbe provvedere a far dragare l’ingresso del Porto. All’approssimarsi della stagione estiva, l’imboccatura del Porto è insabbiata con grave pericolo per la navigazione in generale e per le ingombranti navette per le Eolie in particolare. Occorrerà installare un semaforo, d’altronde anche il principale accesso a Tropea, via Carmine, sarà regolato per la terza stagione, da un semaforo. Siamo ben abituati a queste precarietà.
Il fatto è che l’attuale Amministrazione non ha mai messo in mora la SpA, neanche per altre gravi inadempienze.
Sarebbe oltremodo interessante conoscere le motivazioni di tale ossequioso trattamento.