Tropea, 22 feb 2016
Assistiamo da tempo, troppo tempo, a tutta una serie di smentite da parte degli interessati, su “presunte” fratture in seno alla cosiddetta “Maggioranza” dell’ Amministrazione Comunale di Tropea. I diretti interessati smentiscono perché è così che si fa (fin quando è possibile). Chi sta intorno collabora, magari non proprio convinto, ma mettendoci ugualmente la propria faccia. E’ quanto è successo finora a Tropea. Ora non sarà più possibile perché i protagonisti principali hanno “rotto gli ormeggi” e c’è stato uno scontro ufficiale registrato inequivocabilmente nel Verbale di Riunione della Giunta Comunale n° 23 del 16 feb 2016.
L’argomento dello scontro sarebbe veramente risibile di fronte a tutti i problemi che affiggono l’Amministrazione, infatti non ne è il motivo.
E’ la “tolleranza” fra i protagonisti che è svanita ed è stata l’origine dello scontro sulla revoca parziale dell’incarico all’avv. Spataro, una manifestazione e non la causa di un equilibrio” ormai perduto.
Non vi è stato infatti alcun tentativo di ricucire, nessuna smentita e neanche il solito intervento del Presidente D’Agostino a cui, affettuosamente, abbiamo dato l’appellativo di “uomo parafulmine” per l’impegno finora profuso nel rappresentare forte, patriottico ed inossidabile il legame tra i componenti la maggioranza.
L’episodio Bretti dopo pochi mesi di governo, per chi non l’avesse adeguatamente soppesato, è stata una forzatura da rivalutare alla luce dei fatti odierni. Nello stesso periodo la scomparsa di Nino Macrì dalle scene di Palazzo Sant’Anna giustificata inizialmente come conseguenza di una “pausa di riflessione” ma che, perdurando tuttora e ad un anno di distanza, meriterebbe anch’essa una rilettura.
Dopo un paio di mesi ( estate 2015) ci sono stati sentori di disagio in alcune figure minori della Giunta che poi rientrano avendo, si dice, i protagonisti ottenuto un contentino che ne avrebbe, evidentemente, almeno momentaneamente tacitato le doglianze.
Arriva poi la “bomba” del Commissariamento. Episodio che, dopo un primo sussulto, la Maggioranza tende a minimizzare proclamando “la propria tranquillità e la convinzione che non sussistono elementi per temere conseguenze”.
Ad un certo punto poi, a Palazzo Sant’Anna, viene fatta circolare la rassicurante voce che “l’esame è passato” e che su tutto verrà “steso un velo pietoso” che permetterà alla Giunta di rimboccarsi finalmente le maniche e “in due tre mesi stravolgere il volto della città”.
La proroga delle indagini richiesta dai Commissari, il cambio (si dice anticipato di quattro-cinque mesi rispetto alle aspettative) del Prefetto Bruno che aveva inoltrato la richiesta di commissariamento, l’arrivo del nuovo Prefetto preceduto dalla fama di grande esperienza e militanza nella lotta alla mafia, sono elementi che hanno frastornato e spiazzato i vari componenti la maggioranza che, a turno, hanno cominciato ad esprimere più prudenti e , nello stesso tempo, disunite valutazioni di aspettative sul risultato del Commissariamento.
A gennaio 2016 si sparge nuovamente la voce su dissidi ai vertici dell’ Amministrazione, anch’essa puntualmente smentita dagli interessati e dal Presidente D’Agostino che la definisce una bufala.
Cosa si legge sulla stampa in questi giorni? Un ex Amministratore, che alla guisa di “grillo parlante” esprime pareri sull’Amministrazione Rodolico mentre farebbe bene a non “rimestare” per non far tornare a galla e alla mente i danni che l’Amministrazione di cui ha fatto parte ha procurato alla città.
Un silenzio assoluto da parte del Sindaco, un silenzio assenso sulla frattura da parte del Vicesindaco e poi compare di nuovo il Presidente D’Agostino.
Ma, stavolta, non più nei panni di “Uomo Parafumine” ma accanto ai Consiglieri Bretti e Romano per perorare la causa degli operatori turistici della città alle prese con un assurdo Regolamento sulla Concessione di suolo pubblico. Comminazione di multe per occupazione abusiva ed ordinanze di demolizione dei paraventi amovibili utilizzati dai locali pubblici per riparare la clientela dalle intemperie, impossibilità di un accordo tra i capi gruppo per l’inserimento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di un eventuale revisione del suddetto (ottuso ci permettiamo di definirlo) regolamento che ha deciso che a fine settembre… l’estate è finita… i turisti se ne vanno e bisogna sbaraccare tavolini e sedie……forse per lasciar finalmente i cittadini liberi di giocare “a bocce” nelle piazze deserte e disadorne, sul suolo pubblico finalmente sgomberato.
Apprendiamo – e questo è un altro “mistero glorioso” – che il consigliere Scalfari – in un primo momento disposto ad appoggiare la petizione dei commercianti sull’argomento, ha ritirato la sua promessa … e siccome è persona molto garbata … evidentemente ha ricevuto un “invito” che non ha potuto rifiutare.
Ma a che pro, tanto, ormai, I “patti lateranensi” sono saltati !!??
Tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare: oltre all’Amministrazione , “Responsabile Tecnico” dei permessi, sanzioni e regolamenti astrusi è il Capo dell’Area tecnica arch. Grande, che non avrebbe dovuto essere riconfermato dal Sindaco fin dall’inizio nel 2014, poi riconfermato fino al 31 dicembre 2015, poi ancora fino al 29 febbraio 2016 nonostante il giudizio pessimo espresso nei suoi confronti dall’Amministrazione in carica. (questo è un altro punto da approfondire) Ma da luglio 2015 il nostro architetto è stato assente per 5 mesi su 7, questo non gli ha impedito di rientrare ogni tanto , “rompere le scatole”, farsi qualche provvedimento di suo interesse e scomparire nuovamente.
Chi fermerà la musica ?.. che purtroppo non è quella dei POOH, ma quella ben più triste che sta accompagnando Tropea verso un’altra problematica stagione turistica con un territorio disastrato ed un caos amministrativo mai registrato prima?